
Il Monopoly si rinnova: una app per un’esperienza di gioco più moderna
Il 19 marzo, il Monopoly ha compiuto 90 anni, un traguardo importante per uno dei giochi da tavolo più amati e diffusi al mondo. Per celebrare questo anniversario, Hasbro, la casa editrice proprietaria del marchio, ha annunciato una significativa evoluzione: a partire da agosto 2025, negli Stati Uniti, il Monopoly abbandonerà il contante cartaceo a favore di una app per la gestione delle transazioni finanziarie tra i giocatori.
La ‘Monopoly App Banking’ sostituirà il ruolo del banchiere con un dispositivo elettronico, semplificando e velocizzando le operazioni. All’inizio di ogni partita, ogni giocatore riceverà un classico segnalino e una replica di una carta di credito da associare alla app. Questo sistema non solo renderà le transazioni più rapide, ma dovrebbe anche ridurre le possibilità di imbrogli, garantendo un’esperienza di gioco più equa e trasparente.
Un nuovo look per attirare i più giovani
Oltre alla digitalizzazione delle transazioni, la nuova versione del Monopoly punta a conquistare un pubblico più giovane con un restyling delle proprietà. I nomi iconici come Parco della Vittoria o Viale dei Giardini saranno sostituiti da temi più moderni e accattivanti, come una base per il lancio di razzi, la Luna, una fabbrica di cioccolato, un parco di dinosauri o simulazioni in VR di montagne russe. Un modo per rendere il gioco più appealing per i ragazzi, avvicinandolo ai loro interessi e passioni.
Critiche e perplessità: la rivoluzione digitale divide i fan del Monopoly
Nonostante le intenzioni di Hasbro, la nuova versione del Monopoly ha suscitato reazioni contrastanti. Molti genitori e insegnanti hanno espresso preoccupazione per l’abbandono del contante cartaceo, temendo che ciò possa privare i bambini di un’importante opportunità per sviluppare competenze matematiche di base e imparare a gestire il denaro.
“Chiamatemi pure un luddista, ma lo scopo di questi giochi da tavolo è anche quello di insegnare ai ragazzini a fare la matematica, a gestire il contante e a contare soldi. Al giorno d’oggi, di questo passo, non impareranno mai a praticare l’aritmetica di base”, ha commentato un utente sul web, esprimendo un sentimento condiviso da molti.
Altri critici hanno ironizzato sulla scelta di digitalizzare ulteriormente il gioco, suggerendo che si potrebbe fare a meno del tabellone e degli amici, trasformando il Monopoly in un’esperienza completamente virtuale. In molti temono che l’eliminazione della gestione del contante, considerata da alcuni l’unica parte divertente del gioco, possa snaturare l’essenza del Monopoly, riducendolo a una mera questione di fortuna.
Dalle origini al successo planetario: la storia del Monopoly
Il Monopoly trae ispirazione da ‘The Landlord’s Game’, un gioco creato da Elizabeth Magie all’inizio del XX secolo per illustrare gli effetti negativi dei monopoli fondiari. Successivamente, Charles Darrow, un ingegnere disoccupato della Pennsylvania, realizzò una versione modificata e la brevettò. Nel 1935, la Parker Brothers pubblicò il Monopoly, dando il via a un successo planetario.
In Italia, il gioco arrivò nel 1936 con il nome ‘Monòpoli’ e fu pubblicato da Editrice Giochi. Dal 2009, la distribuzione italiana è di proprietà di Hasbro, che ha reintrodotto il nome originale. Dal 1935, sono state vendute oltre 275 milioni di copie in circa cento paesi nel mondo, è stato tradotto in 47 lingue e giocato da 750 milioni di persone. Il prezzo iniziale del Monopoly era di due dollari, mentre la versione più costosa al mondo, creata nel 1998 da un gioielliere di San Francisco, valeva due milioni di dollari. Dal 2008, il Monopoly è disponibile anche su smartphone, testimoniando la sua capacità di adattarsi ai tempi e alle nuove tecnologie.
Un bilancio tra tradizione e innovazione
La scelta di Hasbro di digitalizzare il Monopoly rappresenta un tentativo di modernizzare un classico del gioco da tavolo, rendendolo più appealing per le nuove generazioni. Tuttavia, è importante valutare attentamente l’impatto di questa trasformazione sull’esperienza di gioco e sulle competenze che il Monopoly può contribuire a sviluppare. Trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione è fondamentale per preservare l’essenza del gioco, garantendo al contempo la sua rilevanza nel panorama ludico contemporaneo.