
Favorevoli e contrari all’invio di truppe in Ucraina
L’opinione pubblica italiana si mostra nettamente divisa riguardo al coinvolgimento militare in Ucraina. Il 41% degli intervistati si dichiara favorevole all’invio di truppe italiane nel contesto di una missione di pace sotto l’egida dell’ONU. Tuttavia, una consistente fetta della popolazione, pari al 38%, si oppone fermamente a qualsiasi forma di coinvolgimento militare italiano nel conflitto ucraino. Una minoranza, il 10%, si dice favorevole all’invio di truppe italiane in Ucraina in collaborazione con altri paesi membri della NATO. Questi dati evidenziano una profonda incertezza e una mancanza di consenso su una questione geopolitica così delicata.
Spese militari: un tema polarizzante
Il dibattito sull’aumento delle spese militari, sollecitato da figure come Donald Trump, spacca ulteriormente l’elettorato italiano. Il 43% degli intervistati si dichiara favorevole a un incremento della spesa militare, con un sostegno particolarmente forte tra gli elettori di Fratelli d’Italia (FdI) e Forza Italia (FI). Di contro, un altro 43% si oppone fermamente a tale ipotesi, con gli elettori del Movimento 5 Stelle (M5s) in prima linea nel manifestare il proprio dissenso. Nello specifico, solo una minima parte degli italiani (4%) sarebbe d’accordo nel portare le spese militari al 5% del PIL, mentre il 14% le porterebbe al 2,5%, il 25% al 2% e il 18% si accontenterebbe dell’attuale 1,5%. Un ulteriore 25% auspica addirittura una diminuzione delle spese militari, evidenziando una forte polarizzazione su questo tema.
Rapporti Italia-USA: autonomia europea o compromesso?
Di fronte alla minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti nei confronti dell’Unione Europea, gli italiani si dividono sulla strategia da adottare. Il 48% degli intervistati ritiene che l’Italia dovrebbe rispondere rafforzando l’autonomia economica e militare dell’Europa dagli USA, sottolineando un desiderio di maggiore indipendenza strategica. D’altra parte, il 37% preferirebbe che l’Italia cercasse un compromesso per salvaguardare il rapporto con gli Stati Uniti, evidenziando la consapevolezza dell’importanza delle relazioni transatlantiche. Questa spaccatura riflette un dilemma cruciale per la politica estera italiana, tra la necessità di preservare i legami con un partner storico come gli USA e l’aspirazione a una maggiore autonomia europea.
Sfiducia nei leader internazionali
Un dato trasversale che emerge dal sondaggio è la diffusa mancanza di fiducia nei leader coinvolti nel dibattito internazionale. Solo il 28% degli intervistati esprime fiducia in Zelensky, il 25% in Macron e il 20% in Trump. Questi numeri bassi suggeriscono una crescente disillusione nei confronti della leadership globale e una difficoltà a identificare figure in grado di ispirare fiducia e rappresentare gli interessi del paese.
Un paese diviso di fronte alle sfide globali
Il sondaggio Youtrend per Sky Tg24 dipinge un quadro di un’Italia divisa e incerta di fronte alle complesse sfide del panorama internazionale. La mancanza di consenso su temi cruciali come l’invio di truppe in Ucraina, l’aumento delle spese militari e la strategia nei confronti degli Stati Uniti evidenzia la necessità di un dibattito pubblico più approfondito e di una leadership politica capace di costruire una visione condivisa del ruolo dell’Italia nel mondo.