
Un corteo per l’8 marzo contro la violenza di genere
Padova è stata teatro di una significativa manifestazione nella mattinata odierna, con centinaia di donne e uomini di tutte le età che hanno partecipato al corteo regionale di ‘Non una di meno’. Il raggruppamento, che comprende associazioni e sigle femministe e dell’attivismo LGBTQ+, ha animato le vie del centro storico, partendo dal piazzale della stazione ferroviaria. Lo striscione di apertura, rosa con scritte bianche e nere, recitava ‘Sciopero ovunque – 8 marzo contro la violenza maschile e di genere’, delineando chiaramente l’obiettivo della giornata.
Il ricordo di Giulia Cecchettin e l’impegno contro la violenza
Durante la manifestazione, negli slogan e nei brevi comizi tenuti di fronte al municipio e al palazzo dell’università, è stata più volte ricordata la figura di Giulia Cecchettin, la studentessa padovana vittima di femminicidio. Il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha istituito una fondazione con l’obiettivo di proteggere le donne dalla violenza maschile, un’iniziativa che ha trovato ampio sostegno e risonanza nel corso dell’evento.
Clima sereno e sicurezza rafforzata
La manifestazione si è svolta in un clima sereno e pacifico, nonostante la recente aggressione subita da alcuni attivisti da parte di membri della formazione di estrema destra Casa Pound. Questo episodio, avvenuto in Prato della Valle tre settimane fa, ha portato la Digos della questura di Padova a predisporre un dispositivo di sicurezza ulteriormente rafforzato, garantendo così il regolare svolgimento del corteo. Nel corteo sono comparse anche alcune bandiere dello stato di Palestina, segno della solidarietà verso le cause internazionali.
Un impegno collettivo per un futuro senza violenza
La manifestazione di ‘Non una di meno’ a Padova rappresenta un segnale forte e chiaro: la lotta contro la violenza di genere è un impegno collettivo che coinvolge persone di ogni età e provenienza. Il ricordo di Giulia Cecchettin, unito alla determinazione delle associazioni e dei partecipanti, testimonia la volontà di costruire un futuro in cui la violenza maschile non abbia più spazio, promuovendo una cultura del rispetto e della parità di genere.