
Un fiume fucsia invade Milano per la giornata internazionale della donna
Un corteo vibrante e determinato ha preso il via da piazza Duca D’Aosta a Milano, in occasione della giornata internazionale della donna. Organizzato dal collettivo ‘Non una di meno’, l’evento ha visto la partecipazione di migliaia di persone, unite da striscioni colorati, cartelloni, bandiere della pace e della Palestina. La manifestazione si è snodata attraverso le vie del centro, dirigendosi verso piazza della Scala, cuore pulsante della città.
‘Zona rossa’ trasformata in ‘zona fucsia’: la protesta contro il Ddl 1660
Prima della partenza, gli organizzatori hanno simbolicamente definito piazza Duca D’Aosta come una delle ‘zone rosse’ di Milano, un luogo simbolo di una presunta ‘guerra contro i corpi’ delle donne. Questa definizione è stata usata per criticare il Ddl 1660, descritto come un ‘dispositivo poliziesco di profilazione razziale senza precedenti’. Gli attivisti si sono chiesti chi siano i ‘molestatori’ che la legge mira ad allontanare, esprimendo timori riguardo a possibili discriminazioni e abusi.
Transfemminismo e antirazzismo: una lotta intersezionale
Il corteo ha rivendicato la natura transfemminista e antirazzista della lotta, rifiutando la chiusura dei confini, la costruzione di ghetti e la divisione delle persone. In un gesto simbolico, la piazza è stata cosparsa di vernice fucsia, trasformando la ‘zona rossa’ in ‘zona fucsia’, un colore che rappresenta la forza e la solidarietà del movimento. Questo atto ha voluto sottolineare l’importanza di unire le diverse battaglie per la giustizia sociale e l’uguaglianza.
Slogan e striscioni: disarmare il patriarcato e sostenere la resistenza palestinese
Ad aprire il corteo, un furgone con lo striscione ‘Disarmiamo il patriarcato’, un chiaro invito a smantellare le strutture di potere che perpetuano la disuguaglianza e la violenza di genere. A seguire, un altro striscione recitava ‘Lotto boicotto sciopero. Transfemminist3 con la resistenza palestinese’, evidenziando la connessione tra la lotta transfemminista e la solidarietà con il popolo palestinese. Questi slogan hanno ribadito l’impegno del movimento per un mondo più giusto e inclusivo, libero da oppressioni e discriminazioni.
Riflessioni sulla giornata internazionale della donna e le sue molteplici sfaccettature
Il corteo di Milano offre uno spaccato delle complesse e intersecanti lotte che caratterizzano il movimento femminista contemporaneo. La critica al Ddl 1660 e la solidarietà con la resistenza palestinese dimostrano come le questioni di genere siano inestricabilmente legate a quelle di razza, classe e geopolitica. La trasformazione simbolica della ‘zona rossa’ in ‘zona fucsia’ è un potente gesto di riappropriazione dello spazio pubblico e di affermazione di un’identità transfemminista inclusiva e combattiva.