
Il ritorno di Bong Joon-ho alla fantascienza: ‘Mickey 17’
Dopo il successo planetario di ‘Parasite’, Palma d’Oro a Cannes e Oscar come Miglior Film, Bong Joon-ho si riappropria del genere fantascientifico con ‘Mickey 17’. Presentato fuori concorso al Festival di Berlino e in uscita nelle sale il 6 marzo distribuito da Warner Bros., il film promette di essere una riflessione intensa e visionaria sulle disuguaglianze sociali, tema ricorrente nella filmografia del regista sudcoreano.
La trama: un futuro distopico e sacrificabile
‘Mickey 17’ ci trasporta in un futuro in cui un magnate, figura che ricorda Elon Musk, è impegnato nella colonizzazione di un pianeta. Per affrontare le sfide di questa impresa, vengono assoldati individui ‘sacrificabili’, disposti a tutto pur di sfuggire alla miseria. Tra questi c’è Mickey Barnes, interpretato da Robert Pattinson, un uomo perseguitato dai debiti che accetta un lavoro rischiosissimo: esplorare le condizioni di vivibilità del nuovo pianeta. La particolarità di Mickey è che, in caso di morte, il suo corpo viene rigenerato attraverso una sofisticata tecnologia che ne preserva i ricordi, dando vita a un clone con un nuovo numero di serie.
Cloni e dilemmi morali: quando la replicazione diventa un problema
La storia si complica quando Mickey 17, dopo essere precipitato in una gola sotterranea, scopre che il suo clone, Mickey 18, è già stato attivato per errore. Questo evento innesca una serie di interrogativi etici e esistenziali sulla natura dell’identità, del sacrificio e del valore della vita umana in un contesto in cui la replicazione è diventata una pratica comune.
Il divario sociale come motore creativo
Come già in ‘Parasite’ e in ‘Squid Game’, il divario sociale tra ricchi e poveri è il fulcro narrativo di ‘Mickey 17’. Bong Joon-ho utilizza la fantascienza per amplificare e rendere ancora più evidenti le disparità che caratterizzano la società sudcoreana, trasformando la disperazione e la lotta per la sopravvivenza in un potente motore creativo.
Una riflessione sulla società contemporanea
‘Mickey 17’ si preannuncia come un’opera complessa e stratificata, capace di intrattenere e al contempo di stimolare una riflessione critica sulla società contemporanea. Attraverso la lente della fantascienza, Bong Joon-ho ci invita a interrogarci sul futuro dell’umanità, sul valore della vita e sulle conseguenze delle disuguaglianze sociali.