
Il palazzo della Borsa in piazza Affari a Milano, 24 gennaio 2020.ANSA/Mourad Balti Touati
Andamento generale dei mercati europei
I mercati azionari del Vecchio Continente hanno mostrato una tonalità prevalentemente negativa, seguendo un avvio debole di Wall Street. La Borsa di Francoforte è stata la più colpita, cedendo l’1,4% a causa di tensioni politiche interne. Madrid ha registrato un calo superiore all’1%, mentre Londra ha perso lo 0,8%. Amsterdam e Milano hanno subito un ribasso dello 0,7%. Parigi ha tentato di resistere, limitando le perdite allo 0,3%.
Il clima generale è apparso piuttosto nervoso, con gli investitori che monitorano attentamente gli sviluppi economici e politici a livello globale. Le incertezze legate all’inflazione, ai tassi di interesse e alle prospettive di crescita economica hanno contribuito a creare un’atmosfera di cautela sui mercati.
Mercato obbligazionario e valutario
I titoli di Stato europei sono rimasti relativamente stabili, con lo spread tra Italia e Germania attestato attorno ai 113 punti base. Il rendimento del Btp a 10 anni si è mantenuto al 3,93%, vicino ai massimi da luglio. L’euro è rimasto pressoché invariato, scambiando a 1,083 contro il dollaro.
La stabilità del mercato obbligazionario suggerisce una certa fiducia degli investitori nella solidità dei fondamentali economici dell’area euro, nonostante le sfide in corso. Tuttavia, la persistenza di rendimenti elevati per i titoli di Stato italiani indica una percezione di rischio leggermente superiore rispetto ad altri paesi dell’Eurozona.
Mercato energetico
Sul fronte dell’energia, il petrolio ha mostrato una stabilità attorno ai 67 dollari al barile. Il gas naturale ha registrato un aumento di circa due punti percentuali, superando i 40 euro al Megawattora.
L’andamento del mercato energetico è influenzato da una serie di fattori, tra cui le tensioni geopolitiche, le decisioni dei paesi produttori e le condizioni climatiche. L’aumento del prezzo del gas potrebbe avere un impatto sull’inflazione e sui costi di produzione per le imprese.
Performance dei titoli a Piazza Affari
A Piazza Affari, Buzzi ha subito un forte calo, perdendo il 5,4% a 48,7 euro. Anche Mps (-4,8%) e Unicredit (-3,4%) hanno mostrato una performance negativa. Mediobanca ha perso l’1,8%, mentre Tim ha oscillato su cali in linea con il listino generale.
Tra i titoli principali, Stellantis ha registrato un aumento del 2,7%, mentre Hera ha recuperato tre punti percentuali. Acquisti anche su Diasorin, che è salita del 3,4% appena sotto quota 100 euro.
La performance dei singoli titoli riflette le dinamiche specifiche dei settori di appartenenza e le notizie aziendali. Il calo dei titoli bancari potrebbe essere legato a preoccupazioni sulla redditività e sulla qualità degli attivi, mentre la performance positiva di Stellantis potrebbe essere attribuita a fattori come l’aumento delle vendite e le prospettive di crescita nel settore automobilistico.
Considerazioni sulla volatilità dei mercati
La giornata odierna sui mercati finanziari europei evidenzia una persistente volatilità, alimentata da una combinazione di fattori macroeconomici e geopolitici. Le tensioni politiche interne in Germania, unite alle preoccupazioni globali sull’inflazione e sulla crescita economica, continuano a pesare sul sentiment degli investitori. In questo contesto, è fondamentale mantenere un approccio prudente e diversificato, monitorando attentamente gli sviluppi e adattando le strategie di investimento di conseguenza.