
Oggioni tace davanti al Gip: strategia difensiva in corso
Giovanni Oggioni, l’ex dirigente comunale di Milano posto agli arresti domiciliari due giorni fa, ha esercitato il suo diritto di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari (Gip) Mattia Fiorentini. Oggioni è coinvolto in un’inchiesta che lo vede accusato di corruzione, depistaggio e falso, nell’ambito di un’ampia indagine condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento dei pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici.
La difesa contesta l’esistenza di un ‘sistema’ di corruzione
L’avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, legale di Oggioni, ha espresso una netta opposizione alla definizione di ‘sistema’ di corruzione, come ipotizzato dagli inquirenti. “Quella sul ‘sistema’ è una dichiarazione dei pm che, ovviamente, non viene per niente condivisa dalla difesa”, ha dichiarato il legale, sottolineando la ferma intenzione di contestare le accuse una volta esaminati attentamente gli atti processuali.
Condizioni di salute precarie per l’ex dirigente
Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Giovanni Oggioni non versa in buone condizioni di salute, apparendo “molto depresso” e non in grado di affrontare adeguatamente la situazione. La decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere è stata presa anche in considerazione del suo stato psicofisico, in attesa di una più approfondita analisi degli elementi a carico.
Prossimi passi: analisi degli atti e strategia difensiva
La difesa di Oggioni ha annunciato l’intenzione di contestare tutte le accuse formulate nei confronti del suo assistito, una volta presa visione completa degli atti dell’inchiesta. Si preannuncia quindi una fase di studio approfondito e di preparazione di una strategia difensiva volta a chiarire la posizione dell’ex dirigente comunale e a confutare le ipotesi accusatorie.
Un quadro complesso che richiede cautela
La decisione di Giovanni Oggioni di avvalersi della facoltà di non rispondere aggiunge un ulteriore elemento di complessità a questa vicenda. In attesa di conoscere i dettagli degli atti processuali e le argomentazioni della difesa, è fondamentale mantenere un approccio cauto e obiettivo, evitando giudizi affrettati e garantendo il rispetto della presunzione di innocenza.