
L’Odissea varca le porte di Rebibbia: Un’iniziativa di ‘Libri Liberi’
Il carcere di Rebibbia ha ospitato un evento speciale che ha visto lo scrittore Edoardo Albinati e l’attore Stefano Fresi condividere la magia dell’Odissea con i detenuti. L’iniziativa, parte della rassegna ‘Libri Liberi’, promossa dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio del ministero della Giustizia e in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura, ha l’obiettivo di portare i grandi classici della letteratura all’interno delle carceri italiane, offrendo momenti di riflessione e speranza.
Un viaggio attraverso le avventure di Ulisse: Albinati e Fresi incontrano i detenuti
Albinati e Fresi hanno catturato l’attenzione dei detenuti attraverso la narrazione e la lettura di alcuni dei passaggi più iconici dell’Odissea: l’incontro con Polifemo, il canto delle Sirene, la vendetta sui Proci e l’emozionante ricongiungimento tra Ulisse e Penelope. Stefano Fresi ha inoltre ricordato il suo film ‘Smetto quando voglio’, ambientato proprio a Rebibbia, sottolineando l’importanza dell’iniziativa per promuovere il reinserimento sociale dei detenuti.
L’Odissea come metafora della detenzione: Riflessioni di Edoardo Albinati
Edoardo Albinati ha evidenziato come l’Odissea, con la sua struttura narrativa incentrata sull’avventura e il viaggio, possa essere interpretata come una metafora della detenzione. Le sfide e le difficoltà affrontate da Ulisse nel suo lungo viaggio verso casa rispecchiano le prove che i detenuti devono superare nel loro percorso di redenzione e reintegrazione nella società.
Speranza e perseveranza: Il messaggio del sottosegretario Ostellari
All’incontro era presente anche Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, che ha paragonato la figura di Penelope alla speranza e alla perseveranza, due sentimenti fondamentali per chi si trova in carcere. Ostellari ha sottolineato l’importanza di non perdere mai la speranza in un futuro migliore e ha ribadito l’impegno del governo nel sostenere il reinserimento sociale dei detenuti, investendo nella formazione e nel potenziamento del personale penitenziario.
Voci dal carcere: Le toccanti testimonianze dei detenuti
I detenuti hanno espresso gratitudine per l’iniziativa, condividendo riflessioni profonde e toccanti. Uno di loro ha affermato di sentirsi come un ‘pezzo di carta’, non accolto come Ulisse, e di vivere la propria Odissea tra pregiudizi e difficoltà. Un altro detenuto ha ringraziato Albinati e Fresi per aver dedicato loro questo momento, riconoscendo la propria responsabilità nelle scelte compiute. Un uomo più maturo, in carcere da vent’anni, ha testimoniato come la cultura gli abbia dato la forza di non perdere la speranza, proprio come Ulisse che confidava nell’attesa di Penelope.
Prossimi appuntamenti: ‘Libri Liberi’ continua il suo viaggio
La rassegna ‘Libri Liberi’ proseguirà il suo percorso il 12 marzo nel carcere di Secondigliano, dove lo scrittore Maurizio De Giovanni e l’attore Fabrizio Bentivoglio leggeranno e racconteranno ai detenuti ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez. Un’ulteriore occasione per portare la cultura e la speranza all’interno delle carceri italiane.
Un’iniziativa preziosa per coltivare la speranza e il cambiamento
L’iniziativa ‘Libri Liberi’ rappresenta un faro di speranza all’interno del sistema carcerario italiano. Portare la letteratura e l’arte dietro le sbarre non è solo un modo per offrire un momento di evasione, ma anche per stimolare la riflessione, la crescita personale e la possibilità di un futuro diverso. L’Odissea, con il suo messaggio di resilienza e perseveranza, si rivela una metafora potente per chi si trova a dover affrontare un percorso di redenzione e reinserimento sociale. È fondamentale sostenere e promuovere iniziative di questo tipo, che contribuiscono a umanizzare il sistema penitenziario e a offrire ai detenuti strumenti concreti per costruire un futuro migliore.