
Ricorso in Cassazione contro la misura restrittiva
Alessandro Basciano, noto DJ e personaggio pubblico, ha intrapreso un’azione legale presentando ricorso in Cassazione attraverso il suo legale, Leonardo D’Erasmo. L’obiettivo è contestare la misura del divieto di avvicinamento alla sua ex compagna, l’influencer Sophie Codegoni. Tale misura era stata emessa dal Tribunale del Riesame di Milano il 28 febbraio scorso, in seguito alle accuse di stalking mosse nei confronti di Basciano.
Arresto e successiva scarcerazione
La vicenda giudiziaria di Basciano ha avuto inizio a novembre, quando è stato arrestato con l’accusa di stalking nei confronti di Sophie Codegoni. Tuttavia, la sua detenzione è stata di breve durata, poiché è stato scarcerato meno di 48 ore dopo l’arresto. Questa decisione ha suscitato la reazione della Procura, con l’aggiunta Letizia Mannella e il PM Antonio Pansa che hanno impugnato la scarcerazione davanti al Tribunale del Riesame, chiedendo l’applicazione degli arresti domiciliari.
Motivazioni del divieto di avvicinamento
Il Tribunale del Riesame ha motivato la decisione di imporre il divieto di avvicinamento a Basciano sulla base della mancanza di segnali di resipiscenza e di comprensione della gravità delle proprie azioni. I giudici hanno ritenuto che Basciano non avesse dimostrato di aver compreso il disvalore del suo comportamento, elemento che ha portato all’emissione della misura restrittiva che gli impone di mantenere una distanza di almeno 500 metri da Sophie Codegoni.
Sviluppi futuri
Il ricorso in Cassazione rappresenta un ulteriore capitolo in questa complessa vicenda giudiziaria. Sarà ora compito della Suprema Corte valutare la legittimità della misura del divieto di avvicinamento e le argomentazioni presentate dalla difesa di Basciano. L’esito del ricorso potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del procedimento e per la posizione dell’imputato.
Riflessioni sulla vicenda
Il caso di Alessandro Basciano e Sophie Codegoni solleva importanti questioni sulla gestione dei casi di stalking e sulla necessità di bilanciare le esigenze di tutela della vittima con i diritti dell’imputato. La decisione della Cassazione sarà cruciale per definire i contorni di questa delicata situazione giuridica e sociale.