
L’Aggressione e l’Identificazione del Responsabile
I carabinieri della compagnia di Ostia hanno identificato e denunciato un quattordicenne alla Procura dei minorenni per l’aggressione razzista avvenuta ai danni del viceparroco di origine africana in una chiesa di Dragona, periferia di Roma. Il giovane è accusato di percosse aggravate dall’odio razziale. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il ragazzo avrebbe avuto un ruolo attivo nell’aggressione, incitato da altri coetanei, anch’essi in corso di identificazione.Il gruppetto, noto per frequentare l’area attorno alla parrocchia di Santa Maria Regina dei Martiri, avrebbe tentato di entrare in canonica con il pretesto di recuperare un pallone. Quando il sacerdote li ha invitati ad uscire, spiegando che il pallone non era lì, il quattordicenne lo avrebbe aggredito con uno schiaffo, accompagnato da insulti razzisti.
Misure di Sicurezza ‘A Numero Chiuso’
In risposta all’aggressione, il parroco ha deciso di adottare misure drastiche per proteggere la comunità parrocchiale. L’oratorio sarà ora ‘a numero chiuso’: ogni minorenne che vorrà accedere dovrà fornire nome, cognome e recapito telefonico di un genitore. Questa decisione è stata presa per tutelare i ‘bravi ragazzi’ e porre fine alla presenza di giovani violenti e maleducati che frequentano gli spazi della chiesa.La misura è stata annunciata anche sulla pagina Facebook della parrocchia, con un avviso che sottolinea la tolleranza zero verso atti di bullismo, razzismo, violenza, vandalismo, bestemmie e linguaggio scurrile. Il parroco si riserva il diritto di segnalare alle autorità competenti qualsiasi violazione della legge.
Precedenti e Ulteriori Misure di Sicurezza
Non è la prima volta che il parroco di Santa Maria Regina dei Martiri, don Daniele, interviene per garantire sicurezza e decoro nella sua chiesa. In passato, era stato installato un cancello davanti al sagrato per impedire il bivacco notturno e la conseguente presenza di rifiuti e bottiglie vuote. Telecamere di sicurezza sono state installate per contrastare gli atti di bullismo.Settimane prima dell’aggressione al viceparroco, un giovane aveva lanciato una sigaretta elettronica contro una volontaria, colpendola a pochi centimetri da un occhio. L’aggressione al viceparroco don Exùpery, originario della Tanzania, rappresenta l’ultimo episodio di una serie di atti inaccettabili, culminati con insulti razzisti e violenza fisica.
Riflessioni sull’Episodio di Dragona
L’aggressione razzista al viceparroco di Dragona è un segnale allarmante di intolleranza e violenza giovanile. La pronta identificazione del responsabile è un passo importante, ma è fondamentale affrontare le cause profonde di tali comportamenti attraverso l’educazione e l’integrazione. Le misure adottate dalla parrocchia, sebbene drastiche, riflettono un’urgente necessità di proteggere la comunità e riaffermare i valori di rispetto e convivenza civile.