
Un bestseller censurato: la reazione di Tracy Chevalier
Tracy Chevalier ha espresso il suo stupore e la sua preoccupazione in seguito alla decisione di Pen America, un’organizzazione per la difesa della libertà di parola degli scrittori, di segnalare la rimozione del suo romanzo ‘La Ragazza con l’Orecchino di Perla’ dalle biblioteche delle scuole pubbliche della contea di Collier, in Florida. Questa decisione fa parte di una più ampia ondata di censure che ha colpito oltre 300 titoli, tra cui opere di autori del calibro di Ernest Hemingway, Toni Morrison, Tom Robbins, Anne Rice, John Updike e Stephen King. La Chevalier ha commentato all’ANSA il suo disappunto per questa inaspettata censura, che colpisce un’opera da lei scritta 25 anni fa e che ha venduto 5 milioni di copie nel mondo, di cui 850.000 in Italia, diventando anche un celebre film con Scarlett Johansson.
Un’edizione speciale per il Salone del Libro di Torino
In occasione del Salone del Libro di Torino, che si terrà dal 15 al 19 maggio, Neri Pozza pubblicherà un’edizione speciale de ‘La Ragazza con l’Orecchino di Perla’ nella collana ‘La Biblioteca’. Questa nuova edizione, che riprende la veste grafica originale con il celebre dipinto di Johannes Vermeer, celebra il successo duraturo del romanzo, adottato come libro di testo in numerose scuole in tutto il mondo.
La censura e il clima politico in Florida
La Chevalier ha sottolineato come il suo romanzo, che narra la storia di una serva che diventa musa del pittore olandese Johannes Vermeer, si sia unito a opere di autori di fama mondiale nella lista dei libri ritirati dagli scaffali scolastici. Tra i titoli censurati figurano classici come ‘Il mondo nuovo’ di Aldous Huxley, ‘Per chi suona la campana’ di Ernest Hemingway, ‘Il colore viola’ di Alice Walker e ‘Anna Karenina’ di Lev Tolstoj. L’autrice ipotizza che un unico paragrafo a sfondo sessuale, seppur descritto in modo delicato, possa aver indotto un genitore a richiedere la rimozione del libro. La Chevalier ha inoltre evidenziato il ruolo del governatore della Florida, Ron DeSantis, un tempo candidato presidenziale repubblicano, noto per le sue posizioni contro tutto ciò che è considerato ‘woke’, termine utilizzato per indicare idee che mettono in discussione lo status quo. Questo clima politico potrebbe aver contribuito alla crescente ondata di censure nel sistema scolastico.
Preoccupazioni per il futuro della libertà di espressione
La Chevalier ha espresso serie preoccupazioni per il futuro della libertà di espressione negli Stati Uniti, definendo il momento attuale come un “capitolo molto oscuro” della storia americana, con una rapida deriva verso il caos e il fascismo. L’autrice si chiede quanto tempo passerà prima che la maggior parte dei libri che mettono in discussione lo status quo vengano banditi, temendo di entrare in un mondo distopico simile a quello descritto da Margaret Atwood in ‘The Handmaid’s Tale’, opera anch’essa censurata nella contea di Collier.
Un campanello d’allarme per la cultura
La censura di opere letterarie, anche classiche, rappresenta un grave attacco alla libertà di pensiero e di espressione. La rimozione di libri dalle biblioteche scolastiche limita l’accesso degli studenti a diverse prospettive e idee, ostacolando la loro capacità di sviluppare un pensiero critico e indipendente. È fondamentale che la società civile si mobiliti per difendere la libertà di parola e proteggere il diritto di tutti, soprattutto dei giovani, di leggere e di informarsi liberamente.