
Un anniversario speciale per un album rivoluzionario
Nel 1995, un album destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia della musica italiana vedeva la luce: ‘Sanacore’ degli Almamegretta. Un audace connubio di sperimentazione e tradizione, elettronica e acustica, reggae, dub e canzone popolare, l’album si impose rapidamente come una pietra miliare, consacrando gli Almamegretta tra i protagonisti di una scena sonora in fermento.
Per celebrare il trentesimo anniversario di questo lavoro rivoluzionario, la band napoletana ha annunciato il ‘Sanacore Live Tour’, una serie di concerti che ripercorreranno le sonorità uniche e l’energia travolgente dell’album.
Il Sanacore Live Tour: un viaggio attraverso l’Italia
Il tour prenderà il via il 7 marzo dal Viper Theatre di Firenze, per poi toccare alcune delle principali città italiane:
* 8 marzo: Vox club, Nonantola (Modena)
* 11 marzo: Combo club Suoneria, Settimo Torinese (Torino)
* 12 marzo: Alcatraz, Milano
* 14 marzo: Casa della Musica, Napoli
* 16 marzo: Orion, Ciampino (Roma)
* 21 marzo: Hall, Padova
* 22 marzo: Vidia, Cesena
Le parole di Raiz: un ricordo emozionante
Raiz, storica voce degli Almamegretta, ricorda con emozione la genesi di ‘Sanacore’: “Quando abbiamo realizzato Sanacore, in un villino affittato per l’occasione sull’isola di Procida, non immaginavamo che avrebbe avuto una vita tanto lunga. Già ci sembrava tanto fare uscire un disco di musica in cui credevamo molto. Per noi aver ricreato la nostra ‘personale Giamaica’ a poche miglia marine dalla metropoli, vivere tra studio, mare e natura per tre mesi e vedere il tutto mixato da Adrian Sherwood, il ‘Quincy Jones’ della scena dub di Londra, era già vincere alla lotteria. Il resto era tutto un di più: e ancora è così.”
Raiz estende il suo pensiero a tutti i membri della band, incluso Paolo Baldini, oggi bassista e “dub wizard”, che all’epoca era solo un adolescente appassionato di musica.
Un’eredità musicale che continua a risuonare
Il ‘Sanacore Live Tour’ non è solo una celebrazione del passato, ma anche un’occasione per riscoprire un album che ha saputo anticipare i tempi, mescolando generi e culture in un linguaggio musicale unico e originale. Un’eredità preziosa che continua a ispirare nuove generazioni di musicisti e appassionati.