
L’appello di Ahmad Sharaa agli alawiti
Ahmad Sharaa (Jolani), leader di spicco tra le forze ribelli siriane, ha lanciato un accorato appello agli insorti appartenenti alla minoranza alawita, il gruppo religioso a cui apparteneva anche l’ex presidente Bashar al-Assad. Sharaa ha esortato gli alawiti a deporre le armi, avvertendoli che la situazione potrebbe precipitare ulteriormente se non si arrendono.
“Avete attaccato tutti i siriani e commesso un errore imperdonabile. Deponete le armi e arrendetevi prima che sia troppo tardi”, ha dichiarato Sharaa, in un messaggio diffuso questa sera.
Il bilancio delle vittime alawite
L’appello di Sharaa arriva in un momento di crescente tensione e violenza in Siria. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che almeno 162 civili appartenenti al gruppo sciita alawita sono stati uccisi dalle forze di sicurezza. Questo tragico bilancio sottolinea la gravità della situazione e l’urgenza di trovare una soluzione pacifica al conflitto.
Il monopolio delle armi nelle mani dello Stato
Sharaa ha anche ribadito l’obiettivo di centralizzare il controllo delle armi nelle mani dello Stato, affermando: “Continueremo a lavorare per il monopolio delle armi nelle mani dello Stato e non ci saranno più armi non regolamentate”. Questa dichiarazione riflette la volontà di ristabilire l’ordine e la sicurezza nel paese, ponendo fine alla proliferazione di armi che ha alimentato il conflitto.
Contesto del conflitto siriano
Il conflitto siriano, iniziato nel 2011 come parte delle Primavere Arabe, si è rapidamente trasformato in una guerra civile complessa e sanguinosa. Il regime di Bashar al-Assad, sostenuto da Russia e Iran, si è scontrato con una miriade di gruppi ribelli, spesso sostenuti da potenze straniere. La guerra ha causato centinaia di migliaia di morti, milioni di sfollati e una devastazione diffusa in tutto il paese.
La dimensione settaria del conflitto ha ulteriormente complicato la situazione. L’appartenenza religiosa è diventata un fattore determinante nell’allineamento delle forze in campo, con conseguenze tragiche per le minoranze religiose come gli alawiti.
Una svolta possibile o un’illusione?
L’appello di Sharaa agli alawiti rappresenta un tentativo di disinnescare le tensioni settarie e promuovere una riconciliazione nazionale. Tuttavia, la profonda sfiducia e il risentimento accumulati durante anni di conflitto rendono difficile prevedere se questo appello avrà successo. La storia della Siria è segnata da violenze e divisioni, e la strada verso la pace e la stabilità sarà lunga e tortuosa.