L’attrattiva del settore automotive per le donne: luci e ombre

Secondo uno studio condotto in 11 Paesi, tra cui l’Italia, solo il 7,7% delle donne considera l’industria automobilistica un settore ideale in cui lavorare, un dato inferiore rispetto alla media complessiva del 10%. Tuttavia, il 52% delle donne che già operano nel settore lo trovano interessante, suggerendo che, nonostante le sfide, ci sono aspetti positivi che attraggono le professioniste.
Le principali difficoltà riscontrate dalle donne nel settore includono la difficoltà di conciliare vita privata e lavoro (45%), l’elevata competizione e pressione lavorativa (44,7%), le limitate opportunità di crescita professionale (42,9%) e la scarsa retribuzione (41,7%). Inoltre, il 48% delle intervistate italiane ritiene che la scarsa visibilità data alle leader femminili rafforzi i pregiudizi esistenti nel settore.

Pink Motor Day 2025: un focus su diversity&inclusion

Il Pink Motor Day, giunto alla sua quarta edizione e promosso da LabSumo con il patrocinio del Comune di Milano e di associazioni come Aniasa e Unrae, ha ampliato il suo raggio d’azione ai temi di diversity&inclusion. L’obiettivo è esplorare come il settore della mobilità aziendale possa rispondere alle esigenze di tutti, garantendo pari opportunità e accesso a servizi di trasporto, business travel e noleggio.
L’evento ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale e strutturale per rendere il settore più inclusivo e attrattivo per le donne, affrontando le problematiche relative alla conciliazione vita-lavoro, alla parità salariale e alla promozione di figure femminili di spicco.

Inclusione delle categorie protette: un’opportunità mancata

Un altro tema cruciale emerso durante il Pink Motor Day riguarda l’inclusione delle categorie protette. I dati mostrano che le aziende italiane spesso preferiscono pagare le sanzioni piuttosto che assumere lavoratori appartenenti a queste categorie, contravvenendo agli obblighi di legge.
Secondo i dati della UIL Milano e Lombardia, in Lombardia sono disponibili 23.108 posti di lavoro per categorie protette, ma solo 7.200 sono occupati. Mancano all’appello quasi 16.000 lavoratori con disabilità, un segnale allarmante di come l’inclusione lavorativa di queste persone sia ancora un obiettivo lontano.
Questa situazione non solo viola i diritti dei lavoratori disabili, ma rappresenta anche una perdita di opportunità per le aziende, che potrebbero beneficiare delle competenze e del valore aggiunto che questi lavoratori possono portare.

Un cambio di passo necessario

Il Pink Motor Day 2025 ha messo in luce sfide significative per l’industria automobilistica in termini di parità di genere e inclusione. Nonostante alcune iniziative aziendali, è evidente che è necessario un cambio di passo più deciso. Promuovere la parità di genere e l’inclusione delle categorie protette non è solo una questione etica, ma anche un’opportunità per migliorare la competitività e l’innovazione del settore. Le aziende devono impegnarsi a creare ambienti di lavoro più flessibili, equi e inclusivi, valorizzando il talento di tutti i lavoratori, indipendentemente dal genere o dalla condizione fisica.

Di davinci

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