
Il ricordo di Attilio Fontana: “Un narratore romantico di un calcio che non c’è più”
La notizia della scomparsa di Bruno Pizzul ha suscitato un’ondata di cordoglio nel mondo del giornalismo e dello sport. Tra i tanti messaggi di ricordo, spicca quello del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha voluto omaggiare il giornalista attraverso i suoi profili social. Fontana ha definito Pizzul “uno degli ultimi narratori romantici di un gioco del pallone che non c’è più”, sottolineando la sua capacità di cogliere tutte le sfumature che accadevano sul rettangolo verde. Un ricordo affettuoso che evidenzia la profonda stima e ammirazione per un professionista che ha saputo raccontare il calcio con passione e competenza.
L’elogio di un calcio autentico: senza VAR e tecnicismi esasperati
Nel suo messaggio, il governatore Fontana ha voluto anche ricordare un calcio diverso, quello che Pizzul ha saputo raccontare con maestria: “Un telecronista che quando era gol era gol, senza che l’urlo di gioia venisse cancellato dalla Var, che il contropiede non erano ripartenze e che i terzini non erano braccetti”. Parole che evocano un calcio più genuino, meno condizionato dalla tecnologia e dai tecnicismi esasperati. Un calcio in cui l’emozione e la spontaneità erano elementi centrali, e che Pizzul ha saputo trasmettere al pubblico con la sua voce inconfondibile.
Condoglianze alla famiglia, un legame speciale con il figlio Fabio
Il messaggio di Attilio Fontana si conclude con un pensiero rivolto alla famiglia di Bruno Pizzul, in particolare al figlio Fabio, con il quale il presidente della Regione Lombardia ha un rapporto di stima e amicizia: “Rivolgo le mie più sentite condoglianze a tutti i suoi familiari e, in particolare, al figlio Fabio con il quale ho avuto e continuo ad avere un confronto giornalistico e politico”. Un gesto di vicinanza che testimonia il profondo legame che univa Fontana alla famiglia Pizzul.
Un’eredità indelebile nel giornalismo sportivo
La scomparsa di Bruno Pizzul lascia un vuoto incolmabile nel panorama del giornalismo sportivo italiano. La sua voce, la sua passione e la sua competenza hanno accompagnato generazioni di tifosi, contribuendo a rendere il calcio uno sport ancora più amato e seguito. Il suo stile unico e la sua capacità di narrare le emozioni del gioco resteranno un esempio per tutti i giornalisti sportivi che verranno.