
Urso accoglie positivamente la revisione del regolamento CO2
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato positivamente il Piano d’azione per l’industria automotive UE presentato dalla Commissione Europea, sottolineando come sia stato ottenuto un importante risultato con la rimozione delle “trappole delle multe” legate alle emissioni di CO2. Urso ha evidenziato che questa modifica e l’anticipo della revisione del regolamento CO2 rappresentano condizioni necessarie, sebbene non sufficienti, per salvaguardare il futuro dell’industria automobilistica italiana.
L’allarme sul Green Deal e la necessità di neutralità tecnologica
Nonostante il passo avanti, Urso ha lanciato un allarme riguardo alla necessità di superare la “follia del Green Deal”. Secondo il ministro, è fondamentale imporre la neutralità tecnologica, garantendo risorse adeguate per le imprese e i lavoratori della filiera, e assicurare l’autonomia strategica nel settore delle batterie elettriche. Urso ha invocato un “massimo sforzo comune” nei prossimi mesi, considerati decisivi per il futuro dell’industria.
Le implicazioni del Piano d’azione UE per l’industria automotive
Il Piano d’azione per l’industria automotive UE mira a supportare la transizione del settore verso la mobilità sostenibile. La Commissione Europea punta a promuovere l’innovazione, la competitività e la creazione di posti di lavoro nel settore, affrontando al contempo le sfide legate alla decarbonizzazione e alla digitalizzazione. Il piano prevede una serie di misure, tra cui finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo, incentivi per l’adozione di tecnologie pulite e iniziative per la riqualificazione dei lavoratori.
La posizione del governo italiano
Il governo italiano si è dimostrato particolarmente attivo nel negoziare con la Commissione Europea per ottenere condizioni più favorevoli per l’industria automobilistica nazionale. La rimozione delle multe CO2 rappresenta un successo importante, ma l’esecutivo è consapevole che la partita è ancora aperta. L’Italia continuerà a battersi per una transizione ecologica che tenga conto delle specificità del tessuto industriale nazionale e che non penalizzi eccessivamente le imprese e i lavoratori.
Un equilibrio tra sostenibilità e competitività
La transizione verso la mobilità sostenibile è una sfida complessa che richiede un approccio equilibrato. Da un lato, è necessario ridurre le emissioni di CO2 e promuovere l’innovazione tecnologica. Dall’altro, è fondamentale preservare la competitività dell’industria automobilistica e tutelare i posti di lavoro. La neutralità tecnologica, invocata dal ministro Urso, rappresenta una via percorribile per conciliare questi obiettivi, consentendo alle imprese di investire in diverse soluzioni, come l’elettrico, l’idrogeno e i biocarburanti.