
Un addio commosso: le parole di Ornella Muti
“Ho pianto finora, non è facile, anche se purtroppo tutti sapevamo che la fine era vicina”, esordisce Ornella Muti, con la voce rotta dall’emozione, nel ricordare l’amica e collega Eleonora Giorgi. Un addio carico di affetto e ammirazione, che ripercorre i momenti condivisi e l’esempio di forza che Eleonora ha saputo dare fino all’ultimo.
“L’ho vista poco tempo fa, era piena di coraggio, sorrisi, forza, empatia. C’è tanta gente che con la malattia fa la vittima, diventa cattiva, piagnucolosa, e invece da lei è sempre arrivato a tutti un incoraggiamento, un sorriso, al punto tale da farti star male”, continua Muti, sottolineando la straordinaria capacità di Eleonora di trasformare la sofferenza in energia positiva.
Un ultimo saluto alla presentazione del libro del figlio Andrea
Ornella Muti racconta di essere corsa a Roma, poco più di un mese fa, per la presentazione del libro di Andrea Rizzoli, figlio di Eleonora, intitolato “Non ci sono buone notizie”. Un gesto di affetto e vicinanza, nonostante Eleonora non avesse voluto disturbarla.
“Appena mi ha visto mi ha detto: ‘Non ci posso credere, sei venuta per me, non dovevi! Non ti ho avevo fatto sapere nulla perché non ti volevo scomodare’. Ecco, terrò sempre con me questa leggerezza, questo fondo di speranza che dava a se stessa e a tutti noi”, ricorda Muti, commossa dalla premura e dalla delicatezza di Eleonora.
Il pensiero va anche ai figli, Andrea e Paolo, che le sono stati accanto con amore e dedizione, e al nipotino Gabriele, che Eleonora amava profondamente.
Gli inizi di una carriera condivisa: “Appassionata” e la rivalità mediatica
I primi passi nel mondo del cinema, insieme, risalgono a cinquant’anni fa, sul set del melò “Appassionata” (1974) di Gianluigi Calderone. Un film che lanciò entrambe le attrici, alimentando anche una rivalità mediatica orchestrata dal press agent Enrico Lucherini.
“Eravamo piccole… Io la ammiravo, Eleonora era in gamba, parlava di politica, pensavo ‘quanto è figa, io non ci riuscirei'”, confessa Ornella Muti, ricordando la sua ammirazione per la collega, così sicura di sé e impegnata socialmente.
Un rapporto di stima e affetto: da “Uomini & donne, amori & bugie” a “Lo Zio d’America”
Negli anni, il rapporto tra Ornella Muti ed Eleonora Giorgi si è evoluto in una profonda amicizia e stima reciproca. Eleonora diresse Ornella nel suo film d’esordio alla regia, “Uomini & donne, amori & bugie” (2003), e insieme trascorsero mesi sul set della serie tv “Lo Zio d’America”, diretta da Rossella Izzo.
“Era una grande persona, molto generosa, non invidiosa, non ha mai rosicato per niente e per nessuno. Aveva una grande testa, era molto intelligente, sensibile, pulita, senza fronzoli, presente a se stessa. Lei c’era sempre, con la mente e con il cuore”, conclude Ornella Muti, tratteggiando un ritratto intenso e commovente di Eleonora Giorgi, un’artista e una donna indimenticabile.
Un’eredità di coraggio e umanità
La scomparsa di Eleonora Giorgi lascia un vuoto nel panorama culturale italiano, ma anche un’eredità preziosa di coraggio, generosità e umanità. La sua capacità di affrontare la malattia con dignità e di trasformare la sofferenza in un messaggio di speranza è un esempio per tutti noi. Ornella Muti, con le sue parole commosse, ci ricorda non solo il talento di un’attrice, ma soprattutto la grandezza di una donna che ha saputo vivere con passione e lasciare un segno indelebile nel cuore di chi l’ha conosciuta.