
Un pellegrinaggio letterario sulle orme di un mito
Nicola Muscas, giornalista e scrittore cagliaritano, pubblica con Strade blu Mondadori il romanzo ‘Un amore di contrabbando’, un’opera che si propone come un viaggio alla scoperta del mito di Gigi Riva, icona del calcio e simbolo di un’intera regione. Attraverso la figura di Leonardo Carboni, alter ego dell’autore, il libro narra il tentativo di ricostruire la vita e la carriera del leggendario calciatore, non attraverso una biografia tradizionale, ma attraverso un mosaico di voci, ricordi e aneddoti raccolti in un vero e proprio pellegrinaggio attraverso l’Italia. Questo approccio meta-letterario permette a Muscas di intrecciare cronaca e finzione, offrendo un ritratto inedito e profondamente umano di ‘Rombo di Tuono’.
Un ritratto corale tra realtà e invenzione
Il romanzo si sviluppa come una serie di incontri e testimonianze, in cui amici, compagni di squadra e semplici conoscenti condividono i loro ricordi di Riva. Da Cagliari a Leggiuno, passando per Legnano, Varese, Carloforte e Torino, emerge un ritratto corale di un uomo che ha saputo incarnare i valori di un’intera comunità. Muscas non si limita a ripercorrere i successi sportivi di Riva, ma esplora anche la sua dimensione umana, il suo legame con la Sardegna, il suo rifiuto delle grandi squadre del Nord, simbolo di un riscatto sociale e culturale. In questo modo, l’autore crea un’opera che va oltre la semplice biografia sportiva, diventando un omaggio a un eroe moderno, capace di unire generazioni e di ispirare un sentimento di appartenenza.
L’eredità di Riva: un simbolo di identità e riscatto
La narrazione si apre con la notizia della scomparsa di Gigi Riva, evento che ha segnato profondamente la Sardegna e l’Italia intera. Muscas utilizza questo momento di lutto collettivo come punto di partenza per ripercorrere la vita e la carriera del calciatore, evidenziando il suo ruolo di simbolo di identità e riscatto per l’isola. Il romanzo evoca le immagini iconiche di Riva, come la ‘rovesciata di Vicenza’, e ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, dal campetto di calcio ai trionfi con il Cagliari, fino al rifiuto delle offerte delle grandi squadre del Nord. Attraverso le parole dei suoi interlocutori, Muscas restituisce un’immagine di Riva come un uomo schivo e riservato, ma allo stesso tempo determinato e coraggioso, capace di restare fedele alle proprie radici e ai propri ideali.
Un’indagine sull’importanza dei miti
Attraverso il suo alter ego, Leonardo Carboni, Nicola Muscas esplora il significato e l’importanza dei miti nella nostra società. Il protagonista, in crisi creativa, cerca di comprendere il fascino esercitato da Riva, un uomo che è diventato un simbolo per un’intera comunità. Muscas suggerisce che, forse, abbiamo bisogno di specchiarci negli altri, di camminare con le loro scarpe, di osservare le loro cicatrici, per capire noi stessi e il mondo che ci circonda. In questo senso, ‘Un amore di contrabbando’ non è solo un omaggio a Gigi Riva, ma anche una riflessione sulla natura del mito e sulla sua capacità di unire le persone e di dare un senso alle loro vite.
Un omaggio sentito e originale
‘Un amore di contrabbando’ è un’opera che si distingue per la sua originalità e per la sua capacità di andare oltre la semplice celebrazione sportiva. Nicola Muscas offre un ritratto inedito e profondamente umano di Gigi Riva, esplorando il suo ruolo di simbolo di identità e riscatto per la Sardegna. Il romanzo è un omaggio sentito e commovente a un uomo che ha saputo unire generazioni e di ispirare un sentimento di appartenenza.