
Il Comune di Milano fa marcia indietro sul ‘Salva Milano’
Il Comune di Milano ha annunciato il ritiro del suo sostegno al disegno di legge ‘Salva Milano’, una proposta legislativa volta a sbloccare l’urbanistica cittadina dopo una serie di inchieste che avevano paralizzato il settore. Questa decisione arriva in seguito all’arresto dell’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni e alle accuse di corruzione che lo riguardano. L’amministrazione comunale ha dichiarato di non poter più sostenere l’approvazione della legge, date le nuove e gravi accuse emerse. Inoltre, sta valutando la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario.
Reazioni politiche allo stop del provvedimento
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso la sua posizione, affermando che non ci sono più le condizioni per andare avanti con il ‘Salva Milano’ alla luce dei recenti sviluppi giudiziari. Roberto Rosso, senatore di Forza Italia e relatore del provvedimento, ha annunciato che la prossima settimana si terranno riunioni per valutare il futuro del disegno di legge. Ha anche sottolineato l’importanza politica del ritiro del sostegno da parte del Comune di Milano.
Il ‘Salva Milano’ sotto accusa
Il ‘Salva Milano’ era già oggetto di dibattito politico, soprattutto a sinistra e all’interno del PD. Dopo l’arresto dell’ex dirigente comunale, la legge è finita ulteriormente sotto accusa, con accuse che alcuni degli indagati avrebbero fatto pressioni sui parlamentari per l’approvazione della norma. Queste accuse hanno reso insostenibile la difesa del provvedimento, che aveva già ottenuto il via libera alla Camera ed era in fase di esame in commissione al Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato posticipato al 12 marzo.
Attacchi da Lega e Fratelli d’Italia
Lega e Fratelli d’Italia hanno criticato la situazione. La Lega ha parlato di un ‘sistema Milano’ legato alle amministrazioni Pisapia e Sala, chiedendo maggiore trasparenza e un commissariamento immediato sulla materia urbanistica. Alessandro Morelli, sottosegretario leghista, ha auspicato una soluzione rapida per superare lo stallo che danneggia il Paese. Fratelli d’Italia ha evidenziato le divisioni nel centrosinistra sul ‘Salva Milano’, chiedendo al sindaco Sala di prendere atto della mancanza di una maggioranza e di farsi da parte.
Le posizioni di Avs e Movimento 5 Stelle
Il centrosinistra è da tempo diviso sul disegno di legge, con Avs e il Movimento 5 Stelle contrari per timore di un condono generalizzato. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha definito la legge uno ‘scempio’. Angelo Bonelli, deputato di Avs, ha espresso preoccupazione per le intercettazioni che suggeriscono che il ‘Salva Milano’ sia stato scritto dagli stessi funzionari indagati e poi consegnato al relatore in commissione, chiedendo l’immediata sospensione della legge.
Riflessioni sulla Crisi del ‘Salva Milano’
La vicenda del ‘Salva Milano’ solleva interrogativi cruciali sulla trasparenza e l’integrità dei processi legislativi e amministrativi. Il ritiro del sostegno da parte del Comune di Milano, pur essendo una decisione difficile, appare necessario per ristabilire la fiducia pubblica. È fondamentale che le indagini facciano piena luce sui fatti e che si trovino soluzioni alternative per sbloccare l’urbanistica milanese, garantendo al contempo la legalità e la tutela dell’interesse pubblico.