
epa08150604 The trading floor of the Deutsche Boerse stock exchange in Frankfurt am Main, Germany, 22 January 2020. At the start of the trading day, the DAX stock market index reached an all-time high at 13,640.06 points. EPA/ARMANDO BABANI
Apertura Positiva per le Borse Europee
Le borse europee hanno mostrato un andamento positivo, sebbene con una leggera limatura dei guadagni iniziali, in concomitanza con un’apertura poco mossa di Wall Street. L’indice Stoxx 600, rappresentativo dell’area europea, ha registrato un aumento dell’1%, beneficiando di un clima più disteso sul fronte dei dazi e dell’entusiasmo suscitato dal maxi piano di stimolo tedesco. Questo contesto favorevole ha contribuito a sostenere la fiducia degli investitori, alimentando un’ondata di acquisti sui mercati azionari del Vecchio Continente.
Milano in Prima Linea con Buzzi, Unicredit e Stellantis
Piazza Affari si è distinta come una delle piazze più vivaci, con il Ftse Mib che ha guadagnato il 2,3%, attestandosi a 38.637 punti. A trainare la performance del listino milanese sono stati in particolare i titoli di Buzzi (+14%), Unicredit (+6,6%), Iveco (+5,8%) e Stellantis (+5,7%). Quest’ultima ha beneficiato anche dell’annuncio del piano dell’UE per il settore automobilistico, che prevede misure di sostegno e incentivi per la transizione verso la mobilità sostenibile. Francoforte si è confermata come la migliore, con un rialzo del 3%, seguita da Parigi (+1,81%) e Madrid (+1,4%), mentre Londra ha mostrato una performance più contenuta.
Impennata dei Rendimenti dei Titoli di Stato
Parallelamente all’andamento positivo delle borse, si è assistito a un’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato. Il Bund tedesco è salito di 25 punti base, raggiungendo il 2,74%, mentre il Btp italiano si è attestato al 3,88% (+26 punti base). Anche i Bonos spagnoli (3,37% +25 punti base) e gli Oat francesi (3,46% +24 punti base) hanno registrato un aumento dei rendimenti. Questo movimento riflette le aspettative di una politica monetaria più restrittiva da parte delle banche centrali, volte a contrastare l’inflazione.
Petrolio e Gas in Calo
Sul fronte delle materie prime, si è registrato un calo dei prezzi del petrolio, con il Wti che ha ceduto il 2,7% a 66 dollari al barile e il Brent che è sceso a 69 dollari (-2,15%). Anche il gas ha subito una flessione, con il prezzo dei future che si è attestato a 42 euro al megawattora, in un contesto di crescenti incertezze geopolitiche che hanno spinto alcuni investitori a ritirarsi dal mercato. Questi movimenti riflettono le preoccupazioni per un rallentamento della domanda globale e per le tensioni internazionali che potrebbero influenzare l’offerta.
Euro in Apprezzamento sul Dollaro
Nel mercato valutario, l’euro si è apprezzato sul dollaro, con la moneta unica che è passata di mano a 1,0765 sul biglietto verde. Questo rafforzamento dell’euro potrebbe essere attribuito alla maggiore fiducia degli investitori nella ripresa economica europea e alle aspettative di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Un Mercato Diviso tra Ottimismo e Prudenza
L’andamento dei mercati europei riflette un clima di incertezza, in cui convivono segnali di ottimismo e prudenza. Da un lato, l’attenuazione delle tensioni commerciali e i piani di stimolo economico alimentano la fiducia degli investitori. Dall’altro, le preoccupazioni per l’inflazione, le politiche monetarie restrittive e le incertezze geopolitiche invitano alla cautela. In questo contesto, è fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione degli indicatori economici e degli eventi internazionali per valutare le prospettive future dei mercati finanziari.