
Il Sahel: epicentro del terrorismo mondiale
Secondo l’ultimo Indice globale del terrorismo, la regione del Sahel si conferma come l’epicentro mondiale del terrorismo per il secondo anno consecutivo. Nel 2024, più della metà delle morti attribuite al terrorismo a livello globale si sono verificate in questa regione. Su un totale di 7.555 decessi, ben 3.885 sono stati registrati nel Sahel, rappresentando il 51% del totale mondiale. Questo dato emerge dall’analisi condotta dall’Institute for Economics and Peace, che annualmente valuta l’impatto del terrorismo in 163 paesi, basandosi su indicatori quali il numero di attacchi, morti, feriti e ostaggi.
Paesi più colpiti: Burkina Faso, Mali e Niger
L’indice evidenzia che cinque dei dieci paesi più colpiti dal terrorismo nel 2024 si trovano nella regione del Sahel. In particolare, Burkina Faso, Mali e Niger continuano a essere tra i paesi più costantemente colpiti dal 2017. Il Burkina Faso, per il secondo anno consecutivo, si conferma il paese più afflitto, con 1.532 morti nel 2024, sebbene in calo rispetto ai 1.935 del 2023. Seguono Mali e Niger, anch’essi segnati da una persistente instabilità.
Spostamento geografico del terrorismo
Il rapporto sottolinea uno spostamento geografico dell’epicentro del terrorismo dal Medio Oriente al Sahel negli ultimi due anni. Questa transizione evidenzia le crescenti sfide di sicurezza e la fragilità politica della regione saheliana. I tre paesi menzionati sono stati teatro di colpi di stato tra il 2020 e il 2023 e sono attualmente guidati da giunte militari. Queste giunte hanno deciso di uscire dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) per formare l’Alleanza degli Stati del Sahel (Aes), avvicinandosi contestualmente alla Russia.
Implicazioni geopolitiche e alleanze
L’avvicinamento alla Russia da parte dei paesi del Sahel solleva interrogativi sulle dinamiche geopolitiche in atto. La formazione dell’Alleanza degli Stati del Sahel (Aes) rappresenta un tentativo di rafforzare la cooperazione regionale in materia di sicurezza e sviluppo, ma l’influenza russa potrebbe portare a nuove tensioni e competizioni con altre potenze internazionali presenti nella regione. La situazione nel Sahel rimane quindi complessa e in continua evoluzione, con implicazioni significative per la sicurezza globale.
Riflessioni sulla crisi del Sahel
La persistenza del Sahel come epicentro del terrorismo globale è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Le complesse dinamiche politiche, sociali ed economiche della regione, aggravate dai recenti colpi di stato e dall’instabilità istituzionale, creano un terreno fertile per l’espansione delle attività terroristiche. È fondamentale un approccio integrato che combini interventi militari mirati con strategie di sviluppo sostenibile e governance inclusiva, per affrontare le cause profonde del terrorismo e promuovere la stabilità a lungo termine.