Castellucci Annuncia Dichiarazioni Spontanee

Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (Aspi), ha ufficializzato la sua intenzione di rilasciare dichiarazioni spontanee nel processo che lo vede imputato per il crollo del Ponte Morandi. La testimonianza è prevista per la seconda metà di marzo, in attesa del completamento dell’esame dei consulenti tecnici di parte, impegnati a replicare all’integrazione di perizia sulle cause del tragico evento.

La Difesa Contesta la Perizia: ‘Evidente Bias Retrospettivo’

Oggi, il professore Andrea Del Grosso, consulente dell’imputato Michele Donferri Mitelli, ha preso la parola per contestare la perizia. Secondo Del Grosso, i periti avrebbero seguito un “evidente bias retrospettivo”, una distorsione che parte dalla conoscenza dei difetti dello strallo della pila 9, difetti che, secondo i consulenti di Aspi, non erano noti né rilevabili al tempo.
I tecnici di parte sostengono inoltre che i periti “non hanno considerato tutta la documentazione”, hanno fatto “inappropriati riferimenti” ad altri viadotti progettati da Morandi e sono giunti a “conclusioni basate su ipotesi e congetture irrealistiche o non corrispondenti ai dati di fatto e al sapere tecnico-scientifico”.

Corrosione Localizzata e Non Rilevabile, Secondo la Difesa

“Non ci sono fenomeni di corrosione rilevanti lungo tutto lo sviluppo dello strallo”, ha affermato Del Grosso. Al contrario, “il fenomeno corrosivo nei cavi primari riguardava una zona estremamente localizzata, di origine certamente endogena” e “completamente diverso dai fenomeni rilevati sulle altre due pile 11 e 10”.
Secondo la difesa, quel difetto “non era rilevabile attraverso le metodologie di indagine disponibili nel periodo di esercizio del viadotto e nemmeno lo sarebbe attraverso quelle disponibili attualmente”.

Castellucci in Attesa della Cassazione per la Strage di Acqualonga

Mentre attende di testimoniare nel processo per il crollo del Ponte Morandi, Giovanni Castellucci è anche in attesa dell’udienza che si terrà in Cassazione il 1 aprile per la strage del bus precipitato dal viadotto di Acqualonga, in provincia di Avellino, che causò 40 vittime. In appello, l’ex top manager è stato condannato a 6 anni di reclusione e, in caso di conferma della sentenza da parte della Suprema Corte, dovrà scontare la pena in carcere.

Un Quadro Complesso e Sospeso

La decisione di Giovanni Castellucci di testimoniare nel processo per il crollo del Ponte Morandi aggiunge un ulteriore elemento di complessità a una vicenda già segnata da dolore e interrogativi. La contestazione della perizia da parte della difesa solleva dubbi sulla ricostruzione delle cause del disastro, mentre l’imminente decisione della Cassazione per la strage di Acqualonga pone Castellucci di fronte a un bivio cruciale per il suo futuro giudiziario. Resta fondamentale attendere gli sviluppi del processo e le decisioni della magistratura per fare piena luce su entrambi i tragici eventi.

Di veritas

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