
Incremento Preoccupante dei Casi di Violenza
Nel corso del 2024, le statistiche relative alla violenza di genere hanno evidenziato un trend allarmante. Sono stati emessi 2.746 ammonimenti per stalking e revenge porn, segnando un aumento del 44% rispetto all’anno precedente. Ancora più preoccupante è l’incremento del 126% degli ammonimenti per violenze domestiche, raggiungendo quota 5.858. Questi dati, presentati dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante il question time alla Camera, sottolineano l’urgenza di interventi mirati e strategie integrate per contrastare efficacemente queste forme di violenza.
Misure Repressive e Arresti in Flagranza Differita
In risposta all’aumento dei casi di violenza, sono stati intensificati i controlli e le misure repressive. Grazie alle nuove disposizioni normative, sono stati eseguiti 415 arresti in flagranza differita. Questo strumento permette alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente anche in situazioni in cui la flagranza del reato non è immediatamente evidente, ma può essere accertata attraverso prove successive. Il Ministro Piantedosi ha sottolineato come l’azione repressiva, pur necessaria, debba essere affiancata da un approccio più ampio e multidisciplinare.
Braccialetti Elettronici: Uno Strumento di Protezione e Controllo
Un elemento chiave nella strategia di contrasto alla violenza di genere è rappresentato dall’uso dei braccialetti elettronici. Attualmente, sono attivi oltre 12.000 dispositivi, di cui più di 5.700 specificamente dedicati alla prevenzione dello stalking. La legge 168 del 2023 ha ampliato significativamente l’uso di questi strumenti, consentendo all’Autorità giudiziaria di disporli non solo in caso di arresti domiciliari, ma anche per la sorveglianza speciale, il divieto di avvicinamento e l’allontanamento dalla casa familiare. In caso di violazione delle prescrizioni o manomissione del dispositivo, il giudice può revocare gli arresti domiciliari e disporre la custodia cautelare in carcere.
L’Impegno del Governo per la Conciliazione e il Lavoro Femminile
La Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha evidenziato l’importanza del lavoro femminile come strumento di emancipazione e prevenzione della violenza. In Italia, oltre dieci milioni di donne lavorano, con un tasso di occupazione femminile superiore al 53%. Il governo ha investito significativamente in misure di conciliazione, portando dal 30% all’80% la retribuzione per tre mesi di congedo parentale e rendendo sostanzialmente gratuito l’asilo nido. Sono stati inoltre rifinanziati i centri estivi e previsti fringe benefit esentasse per i lavoratori con figli, oltre all’introduzione della decontribuzione per le mamme lavoratrici e sgravi per l’assunzione di donne.
Finanziamenti Strutturali per la Lotta alla Violenza
Il governo ha assicurato la continuità dei finanziamenti per la lotta alla violenza, prevedendo di mantenere almeno lo stesso importo dell’annualità precedente anche per il 2025. L’ultimo decreto di riparto, firmato il 28 novembre 2024, ha stanziato 80,2 milioni di euro, ripartiti tra il funzionamento dei centri anti-violenza e delle case rifugio (40 milioni), azioni a titolarità regionale (15 milioni), realizzazione di centri anti-violenza (5 milioni), acquisto di immobili da adibire a case rifugio (20 milioni) e potenziamento della rete territoriale anti-violenza nel Comune di Caivano (200mila euro). Le risorse sono state impegnate entro l’esercizio finanziario 2024, garantendo la tempestività degli interventi.
Certificazione di Parità di Genere e Iniziative ‘Family Friendly’
Un altro fronte su cui il governo è impegnato è la promozione della parità di genere nelle imprese. Ad oggi, sono state certificate 6.846 organizzazioni, superando il target Pnrr che ne prevede 800 entro giugno 2026. Sono state promosse iniziative come un codice ad adesione volontaria per la continuità di carriera e il reinserimento lavorativo delle madri, e avviato l’iter per una prassi di riferimento Uni valida a livello nazionale per il riconoscimento e la certificazione di aziende e organismi ‘family friendly’.
L’Impegno Internazionale e la Condizione delle Donne in Afghanistan
Il Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza del tema dei diritti delle donne anche a livello internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Afghanistan. L’Italia ha annunciato un pacchetto umanitario di 16,5 milioni di euro per interventi a favore delle donne afghane e ha dato un forte accento di condanna sulle violazioni dei diritti delle donne durante la presidenza italiana del G7. Tajani ha ricordato che l’Italia non intrattiene relazioni diplomatiche con Kabul, ma porta avanti contatti pragmatici per facilitare le attività di assistenza umanitaria e esprimere preoccupazione per il deterioramento dei diritti umani. È stata inoltre nominata un’ambasciatrice a Kabul, Ugolini, con l’incarico di dedicare particolare attenzione a questo tema.
Riflessioni sull’Efficacia delle Misure e la Necessità di un Approccio Integrato
L’aumento degli ammonimenti per stalking e violenza domestica nel 2024, pur rappresentando un dato allarmante, potrebbe anche indicare una maggiore consapevolezza e propensione delle vittime a denunciare. Tuttavia, è fondamentale valutare l’efficacia delle misure adottate e implementare strategie integrate che affrontino le cause profonde della violenza. L’impegno del governo nel sostenere il lavoro femminile, promuovere la parità di genere e garantire finanziamenti strutturali per la lotta alla violenza sono passi importanti, ma è necessario un coinvolgimento attivo di tutta la società civile per creare una cultura del rispetto e della non violenza.