
La Critica di Schlein al Piano Von Der Leyen
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso forti critiche nei confronti del piano presentato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, definendolo inadeguato per le esigenze attuali dell’Europa. Schlein ha sottolineato che l’Unione Europea ha bisogno di una difesa comune, piuttosto che di un riarmo nazionale, concetti che, a suo dire, sono profondamente diversi.
“Quella presentata oggi da von der Leyen non è la strada che serve all’Europa. All’Unione europea serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse”, ha dichiarato Schlein, evidenziando una netta divergenza di vedute sulla strategia di difesa europea.
Mancanza di Indirizzo Politico Chiaro
Secondo Schlein, il piano von der Leyen, già a partire dal titolo, si concentra eccessivamente sul riarmo, senza delineare un chiaro indirizzo politico verso una difesa comune. La segretaria del PD ha evidenziato come il piano indichi una serie di strumenti che faciliterebbero la spesa nazionale, ma senza porre condizioni sui progetti comuni e sull’interoperabilità dei sistemi di difesa.
“Il piano von der Leyen, a partire dal titolo, punta sul riarmo e non emerge un indirizzo politico chiaro verso la difesa comune. Indica una serie di strumenti che agevolerebbero la spesa nazionale ma senza porre condizioni sui progetti comuni, sull’interoperabilità dei sistemi”, ha spiegato Schlein.
Dubbi sul Meccanismo di Finanziamento
Schlein ha espresso dubbi sul funzionamento del nuovo meccanismo in stile Sure, chiedendo chiarimenti su come verrebbero finanziati i progetti comuni e la spesa nazionale. Ha avvertito che, senza una chiara volontà politica dei governi di realizzare una difesa comune e senza investimenti europei finanziati dal debito comune, il piano rischia di trasformarsi in un mero riarmo nazionale di 27 paesi.
“Ci sono molti aspetti da chiarire, ad esempio su come funzionerebbe il nuovo meccanismo in stile Sure, per capire se finanzia progetti comuni o spesa nazionale”, ha aggiunto Schlein, sottolineando la necessità di evitare che il piano diventi un semplice strumento per il riarmo individuale degli stati membri.
La Proposta del PD: Un Piano di Investimenti Comuni
In alternativa al piano von der Leyen, Schlein ha proposto un grande piano di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’UE, che includa cooperazione industriale, coesione sociale, transizione ambientale e digitale, sicurezza energetica e difesa comune. Ha sottolineato l’importanza di contrastare le diseguaglianze e ha criticato l’idea di utilizzare i fondi di coesione per finanziare le spese militari nazionali.
“Quello che serve oggi è un grande piano di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’UE, che è insieme cooperazione industriale, coesione sociale, transizione ambientale e digitale, sicurezza energetica e anche difesa comune”, ha affermato Schlein, presentando la visione del PD per una risposta globale alle sfide attuali.
Impegno al Vertice dei Socialisti e Democratici
Schlein ha annunciato che porterà la posizione del PD al prossimo vertice dei socialisti e democratici a Bruxelles, in vista del Consiglio straordinario. Ha ribadito la necessità di una risposta all’altezza della sfida globale, che sia strategica, economica e politica, e ha espresso la convinzione che il piano von der Leyen non sia adeguato a tale scopo.
“Noi porteremo la nostra posizione già al prossimo vertice dei socialisti e democratici a Bruxelles, in vista del Consiglio straordinario”, ha concluso Schlein, confermando l’impegno del PD a promuovere una visione alternativa per la difesa e la sicurezza europea.
Considerazioni sulla Difesa Comune Europea
La posizione di Elly Schlein solleva un dibattito cruciale sulla direzione che l’Europa dovrebbe intraprendere in materia di difesa. La dicotomia tra riarmo nazionale e difesa comune evidenzia due approcci distinti: il primo rischia di frammentare le risorse e creare competizione tra gli stati membri, mentre il secondo promuove una maggiore integrazione e cooperazione. La proposta di un piano di investimenti comuni per l’autonomia strategica dell’UE sembra rappresentare una visione più olistica e inclusiva, in grado di affrontare le sfide globali in modo coordinato e sostenibile.