
L’impatto dei dazi sulle case automobilistiche europee
Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, i dazi imposti da Trump sulle importazioni da Messico e Canada potrebbero costare ai grandi produttori europei ben 5,88 miliardi di dollari di utili operativi. Le case automobilistiche più esposte a questo rischio sono Stellantis e Volkswagen, che vedrebbero i loro profitti erosi significativamente se non venissero implementate misure di mitigazione efficaci.
Stellantis e Volkswagen: i più colpiti
Nel dettaglio, l’analisi rivela che Stellantis sarebbe la casa automobilistica più penalizzata, con un impatto potenziale sull’ebit (Earnings Before Interest and Taxes) di 3,44 miliardi di dollari. Volkswagen seguirebbe a ruota, con un impatto stimato di 1,77 miliardi di dollari. Anche BMW e Mercedes non sarebbero immuni, con impatti rispettivamente di 552 milioni e 123 milioni di dollari.
I numeri della produzione e delle importazioni
Le case automobilistiche europee, tra cui BMW e Mercedes, producono in Messico circa 620.000 veicoli destinati al mercato statunitense. Stellantis, inoltre, importa dal Canada circa 170.000 unità. La ripartizione per marchio è la seguente: Stellantis 417.000 veicoli, Volkswagen 301.000, BMW 59.000 e Mercedes 516.000.
Possibili contromisure: spostamento della produzione o aumento dei prezzi
Gli analisti di Bloomberg Intelligence suggeriscono che le case automobilistiche dell’UE potrebbero considerare lo spostamento della produzione negli stabilimenti statunitensi. Tuttavia, questa opzione comporterebbe costi elevati, stimati in circa 3.500 dollari per veicolo, per un totale di quasi 2,8 miliardi di dollari. Un’altra possibilità, considerata però improbabile, sarebbe quella di trasferire il costo dei dazi sugli acquirenti, il che implicherebbe un aumento dei prezzi dei veicoli fino a 10.000 dollari.
Un quadro complesso e in evoluzione
La minaccia dei dazi di Trump rappresenta un serio rischio per l’industria automobilistica europea. Le case automobilistiche dovranno valutare attentamente le loro opzioni, considerando sia i costi dello spostamento della produzione che l’impatto di un aumento dei prezzi sulla domanda. La situazione è complessa e in continua evoluzione, e richiederà una risposta strategica e tempestiva da parte dei produttori.