
Ferie forzate e vertenza in corso: la situazione di Adriatronics
La Adriatronics (ex Flex), ora sotto la proprietà del fondo FairCap, ha preso una decisione che ha infiammato gli animi: imporre ferie forzate ai suoi 350 dipendenti. La notizia, riportata dal quotidiano Il Piccolo, giunge in un momento delicato, con una vertenza in corso e un tavolo di confronto aperto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Questa mossa unilaterale da parte dell’azienda rischia di compromettere ulteriormente la già precaria situazione dei lavoratori.
Il tavolo al Mimit e la ricerca di nuovi acquirenti
L’ultima riunione al Mimit, svoltasi mercoledì scorso, aveva fatto sperare in una possibile soluzione. Durante l’incontro, si era raggiunta un’intesa preliminare per individuare potenziali nuovi acquirenti interessati a rilevare l’attività e salvaguardare i posti di lavoro. L’obiettivo era quello di garantire la continuità produttiva e proteggere l’occupazione, scongiurando scenari negativi per i dipendenti e per il territorio.
La protesta dei sindacati: presidio davanti ai cancelli
La reazione dei sindacati non si è fatta attendere. I rappresentanti dell’Usb si sono immediatamente riuniti in presidio davanti ai cancelli della fabbrica, definendo “inammissibile” la decisione dell’azienda. Secondo il sindacato, la scelta di imporre ferie forzate è particolarmente grave, considerando che “questo stabilimento storicamente ha sempre raggiunto accordi sindacali per le chiusure collettive”. La protesta mira a far sentire la voce dei lavoratori e a sollecitare un intervento da parte delle istituzioni per tutelare i loro diritti.
FairCap e il futuro incerto dello stabilimento
L’acquisizione di Adriatronics da parte del fondo FairCap aveva generato inizialmente delle speranze di rilancio per lo stabilimento. Tuttavia, la situazione attuale, con le ferie forzate e la vertenza in corso, solleva interrogativi sul futuro dell’azienda e sulla reale volontà del fondo di investire e sviluppare l’attività. La preoccupazione dei lavoratori è palpabile, e la ricerca di nuovi acquirenti rappresenta l’unica via d’uscita per evitare una crisi irreversibile.
Un equilibrio precario: tra decisioni aziendali e diritti dei lavoratori
La vicenda di Adriatronics evidenzia la fragilità del tessuto industriale italiano e la difficoltà di conciliare le esigenze di profitto delle aziende con la tutela dei diritti dei lavoratori. La decisione unilaterale di imporre ferie forzate, sebbene rientri nelle prerogative dell’azienda, appare inopportuna e controproducente in un contesto già segnato da incertezza e preoccupazione. È fondamentale che le parti coinvolte, azienda, sindacati e istituzioni, continuino a dialogare e a cercare soluzioni condivise per salvaguardare l’occupazione e garantire un futuro sostenibile per lo stabilimento.