
Un ritorno trionfale a Trieste
L’iconica nave scuola Amerigo Vespucci ha fatto il suo ingresso trionfale a Trieste, segnando l’inizio ufficiale del suo tanto atteso tour Mediterraneo. Il veliero della Marina Militare ha ormeggiato in posizione privilegiata, di fronte alla storica scala reale lungo la Riva del Mandracchio, nel cuore pulsante del capoluogo giuliano e con Piazza Unità d’Italia a fare da splendida cornice.
Un’odissea globale di 20 mesi
Il rientro in Italia della Vespucci è il culmine di un’epica navigazione di 20 mesi attorno al globo. Durante questo periodo, il veliero ha solcato mari e oceani, toccando ben 30 Paesi distribuiti su cinque continenti. Un totale di 35 porti hanno accolto la nave, che ha percorso oltre 46 mila miglia nautiche, un vero e proprio simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo.
Il tour Mediterraneo: 17 tappe tra Italia ed estero
Il tour Mediterraneo prevede un itinerario affascinante con 17 tappe lungo le coste italiane, offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare da vicino questo gioiello del mare. Il viaggio include anche due soste all’estero, nei porti di Durazzo, in Albania, e La Valletta, a Malta, consolidando il ruolo della Vespucci come ambasciatrice del made in Italy nel mondo.
Visite a bordo e Villaggio IN Italia
L’accoglienza a Trieste è stata calorosa, con le visite a bordo già sold-out da tempo, a testimonianza dell’affetto e dell’ammirazione che circondano la Vespucci. Parallelamente, lungo il molo è stato allestito il Villaggio IN Italia, uno spazio dedicato alla celebrazione del made in Italy. Eventi e dibattiti ripercorreranno le tappe salienti del tour mondiale, arricchiti da iniziative legate all’enogastronomia e alle eccellenze del nostro Paese.
Un simbolo di orgoglio e tradizione
L’Amerigo Vespucci rappresenta un simbolo di orgoglio nazionale e un custode delle tradizioni marinare italiane. Il suo viaggio nel mondo e il successivo tour nel Mediterraneo non sono solo eventi celebrativi, ma anche un’occasione per promuovere l’immagine dell’Italia e valorizzare il suo patrimonio culturale e artigianale.