
Un Classico Letterario Trasposto in Scena
‘La leggenda del santo bevitore’ di Joseph Roth, un’opera pubblicata postuma nel 1939, prende vita sul palco del Teatro Argentina di Roma. Lo spettacolo, che vede Umberto Cecchi nei panni dello scrittore Roth, esplora la storia di Andreas, un clochard parigino, e il suo precario equilibrio tra redenzione e dipendenza dall’alcol. La pièce si articola tra il tavolino di un caffè parigino e le strade della città, creando un parallelo tra l’autore e il suo personaggio.
La Trama: Promesse, Tentazioni e ‘Miracoli’
Andreas, interpretato dallo stesso Cecchi, è un uomo che vive sotto i ponti della Senna dopo essere uscito di prigione. Un giorno, riceve in dono 200 franchi da un signore benestante con la promessa di restituirli alla giovane Santa Teresa di Lisieux nella chiesa di Santa Maria di Batignoles. Il percorso di Andreas verso la chiesa è costellato di incontri e tentazioni, tra cui un’offerta di lavoro, la ricomparsa di Caroline, un ex compagno di banco diventato calciatore, e un vecchio collega minatore. Nonostante i ‘miracoli’ che gli permettono di guadagnare denaro, la solitudine e la dipendenza dall’alcol lo perseguitano.
Umberto Cecchi: Un’Interpretazione Distaccata
Nonostante le grandi aspettative suscitate dalla presenza di Umberto Cecchi, noto interprete delle difficoltà esistenziali, la sua performance si limita a una lettura distaccata e ironica del testo. La regia di Andrée Ruth Shammah, pur creando un gioco di rispecchiamenti tra Roth e Andreas, non riesce a dare vita al personaggio. La scena di Gianmaurizio Fercioni, con la pioggia che ricorda lacrime, e le musiche ben scelte, contribuiscono all’atmosfera, ma non colmano la distanza tra l’attore e il ruolo.
Un Allestimento che Non Convince Pienamente
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Franco Parenti, lascia un senso di incompiutezza. Nonostante la peculiarità del personaggio di Andreas e le potenzialità di Cecchi, l’allestimento si riduce a una lettura affabulatoria, priva di una vera immedesimazione. Gli altri interpreti, Claudia Grassi nel ruolo della lettrice e Giovanni Lucini nel ruolo del barista, hanno poco spazio per esprimere le proprie qualità.
Riflessioni su un’Occasione Mancata
‘La leggenda del santo bevitore’ è un’opera che offre spunti profondi sulla condizione umana, la redenzione e la lotta contro le proprie debolezze. L’adattamento teatrale, pur presentando elementi interessanti come la regia e le musiche, non riesce a sfruttare appieno il potenziale del testo e dell’interprete principale. L’occasione di vedere Umberto Cecchi confrontarsi con un personaggio così complesso e sfaccettato rimane in parte inesplorata, lasciando nello spettatore un senso di insoddisfazione.