
Le critiche delle associazioni imprenditoriali
La Camera di commercio degli Stati Uniti in Argentina (AnCham) e l’Istituto per lo sviluppo imprenditoriale dell’Argentina (Idea), due delle più importanti entità imprenditoriali del paese, hanno espresso forti critiche riguardo alla nomina di due giudici della Corte Suprema da parte del presidente Javier Milei tramite decreto. Questa decisione è stata presa dopo che, dall’indicazione dei giudici lo scorso marzo, il capo dello stato non è riuscito a ottenere il voto dei due terzi dei senatori, requisito costituzionale per l’approvazione di tali nomine.
Secondo AnCham e Idea, la nomina di Javier Milei incide negativamente sulla prevedibilità che l’Argentina deve dimostrare per attrarre investimenti esteri, essenziali per la crescita economica del paese.
AnCham: Prevedibilità a rischio
“La scelta straordinaria e temporanea di due giudici della Corte Suprema potrebbe ostacolare gli sforzi economici e incidere sulla prevedibilità di cui il Paese ha bisogno per consolidare la propria crescita”, ha affermato in una nota l’AnCham, che rappresenta oltre 700 aziende. L’associazione ha sottolineato come “la mancanza di regole chiare erode la fiducia degli attori economici e allontana gli investimenti”.
Idea: Rafforzare le istituzioni
Anche l’Istituto per lo sviluppo imprenditoriale dell’Argentina (Idea) ha espresso preoccupazione, affermando: “Come rappresentanti del settore imprenditoriale, invitiamo tutti i rami del governo a rafforzare le istituzioni, condizione essenziale per generare la fiducia che ci consentirà di attrarre investimenti, così necessari per il futuro sviluppo del Paese”.
Controversie sulle nomine
La nomina dell’avvocato García-Mansilla e del giudice federale Ariel Lijo ha innescato una nuova crisi nel governo Milei, già provato dallo scandalo della criptovaluta $Libra. Fin dalla loro nomina nell’aprile 2024, numerose organizzazioni per i diritti umani e della società civile hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle posizioni di García-Mansilla sui diritti sessuali e riproduttivi e al curriculum di Lijo, che come giudice federale deve affrontare cinque indagini disciplinari pendenti, su un totale di 29 presentate contro di lui presso il Consiglio della magistratura.
Un equilibrio delicato tra stabilità politica ed economica
La vicenda della nomina dei giudici della Corte Suprema in Argentina evidenzia la complessa interazione tra politica ed economia. L’urgenza di attrarre investimenti esteri e stabilizzare l’economia si scontra con la necessità di rispettare i processi costituzionali e garantire la fiducia nelle istituzioni. La decisione del presidente Milei, pur mossa dall’intento di accelerare i tempi, rischia di compromettere la credibilità del paese agli occhi degli investitori internazionali. Sarà fondamentale trovare un equilibrio che preservi la stabilità politica e promuova una crescita economica sostenibile.