
Inaugurazione Operativa del Nuovo Padiglione
Da oggi, il carcere di massima sicurezza di Sulmona (L’Aquila) ha ufficialmente aperto le porte del suo nuovo padiglione. Senza cerimonie formali o tagli del nastro, la struttura, la cui costruzione è iniziata nel 2015, è ora pronta ad accogliere fino a 265 detenuti. Questi si aggiungeranno ai 462 già presenti nell’istituto penitenziario, portando la popolazione carceraria a un totale di oltre 700 persone.
Primi Trasferimenti e Capacità Logistica
Nelle scorse settimane, una quarantina di reclusi sono stati trasferiti nel nuovo padiglione, segnando l’inizio delle operazioni nella nuova struttura. Tuttavia, l’apertura del padiglione non è esente da preoccupazioni, come evidenziato da Monia Scalera, garante dei detenuti in Abruzzo. La sua attenzione si concentra sulla necessità di affrontare le problematiche del vecchio padiglione, che non è più considerato idoneo per ospitare i detenuti.
Le Preoccupazioni del Garante dei Detenuti
Monia Scalera ha sottolineato l’urgenza di avviare lavori di ristrutturazione a scaglioni nel vecchio corpo carcerario. La sua proposta prevede il trasferimento graduale dei detenuti nel nuovo padiglione, al fine di mettere in sicurezza l’ala esistente, che presenta diverse criticità. In questa fase iniziale, la nuova struttura dovrebbe fungere da supporto logistico per consentire gli interventi necessari nel vecchio padiglione.
Carenza di Organico e Sfide alla Sicurezza
Un altro problema sollevato dal garante dei detenuti è la carenza di personale tra i poliziotti penitenziari. Nonostante l’incremento potenziale di 265 reclusi, sono stati inviati solo 27 nuovi agenti nel carcere di Sulmona. Questa situazione desta preoccupazione, soprattutto considerando che l’istituto ha recentemente affrontato episodi di aggressioni, traffico di droga e introduzione illecita di telefoni cellulari.
Riflessioni sulla Gestione Carceraria
L’apertura del nuovo padiglione nel carcere di Sulmona rappresenta un’opportunità per migliorare le condizioni detentive, ma solleva anche interrogativi sulla gestione complessiva dell’istituto. È fondamentale che le autorità competenti affrontino le criticità evidenziate dal garante dei detenuti, garantendo un ambiente sicuro e dignitoso sia per i reclusi che per il personale penitenziario. L’adeguamento delle risorse umane e la risoluzione dei problemi strutturali del vecchio padiglione sono passi cruciali per il successo di questa nuova fase.