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La Testimonianza di Bassetti: Paura e Intimidazione
Il noto virologo Matteo Bassetti ha deposto in videoconferenza da Genova come parte offesa nel processo che vede imputato Diego Costacurta, ex poliziotto e figura di spicco del Comitato di Liberazione Nazionale, noto per le sue posizioni contro l’obbligo vaccinale e il green pass. Bassetti ha raccontato di aver subito insulti e minacce durante un evento pubblico, culminati in un tentativo di aggressione fisica. “Ho sentito urla e slogan da parte di un gruppo di manifestanti”, ha dichiarato Bassetti, “Tra questi, Diego Costacurta ha gridato più volte ‘assassino’ e ‘dottorino, ti veniamo a prendere’. Erano frasi molto forti. A un certo punto, si è avvicinato fisicamente a me, cercando di aggredirmi, ma è stato bloccato dalle forze dell’ordine”. Bassetti ha sottolineato di sentirsi minacciato in quanto medico, non come figura politica o criminale.
Solidarietà a Costacurta e la Memoria di Camilla Canepa
All’esterno del palazzo di giustizia, una trentina di attivisti hanno manifestato a sostegno di Costacurta, mostrando una foto di Camilla Canepa, la diciottenne deceduta nel 2021 a seguito di una trombosi cerebrale dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. Questo gesto evidenzia come la vicenda si inserisca in un contesto di forte polarizzazione e risentimento nei confronti delle politiche vaccinali adottate durante la pandemia. La morte di Canepa è diventata un simbolo per i movimenti contrari alla vaccinazione, alimentando teorie del complotto e diffidenza verso la comunità scientifica.
Le Conseguenze delle Minacce: Sicurezza Compromessa
Bassetti ha rivelato che, a causa delle minacce subite, gli è stato sconsigliato di partecipare a un congresso medico a Sanremo, previsto per il giorno successivo all’udienza. Questo episodio mette in luce le gravi conseguenze che le intimidazioni possono avere sulla vita professionale e personale dei medici e degli scienziati, limitando la loro libertà di movimento e di espressione. La necessità di garantire la sicurezza di figure pubbliche come Bassetti solleva interrogativi sulla capacità dello Stato di proteggere coloro che si espongono in prima linea nel dibattito scientifico.
La Difesa di Costacurta: Nessuna Intenzione Violenta
Diego Costacurta, interrogato in aula, ha negato di aver mai avuto comportamenti violenti. “Non ho mai adottato comportamenti violenti; il mio unico intento era porre alcune domande e avrei gradito che il professor Bassetti rispondesse, ma mi sono trovato di fronte a una persona scontrosa. Da lì è nata l’espressione ‘assassino’, che potrei spiegare in modo approfondito con un’analisi scientifica”. Costacurta ha cercato di giustificare le sue affermazioni, sostenendo di voler chiedere conto a Bassetti delle sue responsabilità. “Quando ho detto ‘ti veniamo a prendere’ intendevo dire che avremmo chiesto conto delle sue responsabilità. Sono una persona limpida e onesta, ho lavorato per trenta anni in polizia e ritengo di meritare rispetto”. Il processo è stato aggiornato al 21 marzo, lasciando aperte molte questioni sul confine tra diritto di critica e minaccia.
Riflessioni sul Clima di Intolleranza
Il caso delle minacce a Matteo Bassetti è un esempio preoccupante del clima di intolleranza e polarizzazione che caratterizza il dibattito pubblico, soprattutto in relazione a temi scientifici e sanitari. È fondamentale condannare fermamente ogni forma di violenza e intimidazione, garantendo al contempo la libertà di espressione e il diritto di critica, purché esercitati nel rispetto della legge e della dignità delle persone. La vicenda invita a una riflessione più ampia sul ruolo dei media e dei social network nella diffusione di informazioni errate e nella creazione di un clima di odio e diffidenza verso la scienza e le istituzioni.