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La posizione di Matteo Zoppas sui dazi
Matteo Zoppas, presidente dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), ha espresso una posizione di prudenza e attesa in merito alla minaccia di nuovi dazi commerciali. In una dichiarazione all’ANSA, Zoppas ha affermato: “Nessuno oggi può sapere cosa succederà, quando succederà, su che categorie avrà impatto, e con quale intensità. Quindi ‘wait and see’, aspettiamo e vediamo, cerchiamo di evitare allarmismi”. Questa dichiarazione riflette un approccio cauto e ponderato, volto a evitare reazioni premature che potrebbero destabilizzare ulteriormente il mercato.
L’impegno della diplomazia italiana ed europea
Zoppas ha sottolineato che la diplomazia italiana, in collaborazione con l’Unione Europea, è attivamente impegnata per scongiurare l’imposizione di nuovi dazi. “Abbiamo una diplomazia che sta lavorando insieme con l’Europa per cercare di scongiurare questa minaccia”, ha dichiarato. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sta lavorando su due fronti: da un lato, attraverso canali diplomatici per ottenere il miglior risultato possibile; dall’altro, coordinandosi con il sistema Paese per individuare misure compensative in caso di impatti negativi derivanti dai dazi.
Strategie per compensare gli impatti sulle esportazioni
Il presidente dell’Ice ha fatto una distinzione tra i possibili dazi imposti dagli Stati Uniti e quelli provenienti da altre nazioni non europee. L’impatto sulle esportazioni italiane dipenderà dall’interazione di queste due dinamiche. Zoppas ha aggiunto: “Naturalmente con il tavolo di lavoro cerchiamo di capire come accentuare lo sforzo in America per essere ancora più infrastruttura per le esportazioni”. Questo implica un impegno a rafforzare la presenza e il supporto alle imprese italiane che esportano negli Stati Uniti.
Obiettivi di esportazione e diversificazione dei mercati
Zoppas ha ricordato che l’Italia ha realizzato 624 miliardi di euro di esportazioni nel 2024 e che il governo si è posto l’obiettivo di raggiungere i 700 miliardi nel breve-medio periodo. Per raggiungere questo traguardo, è fondamentale diversificare i mercati di destinazione. “Se le esportazioni verso gli Stati Uniti calassero, dovremmo compensare con altre destinazioni. Sono state individuate alcune nazioni strategiche sulle quali puntare”, ha concluso Zoppas. Questa strategia mira a ridurre la dipendenza da un singolo mercato e a esplorare nuove opportunità di crescita in altre aree del mondo.
Cautela e strategia: la risposta italiana alla minaccia dei dazi
La prudente reazione di Matteo Zoppas riflette una strategia ben ponderata per affrontare l’incertezza dei mercati globali. Invece di cedere all’allarmismo, l’Italia si concentra sulla diplomazia e sulla preparazione di piani alternativi per sostenere le proprie esportazioni. La diversificazione dei mercati e il rafforzamento delle infrastrutture per l’export rappresentano una risposta pragmatica e resiliente alle sfide del commercio internazionale.