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L’allarme del Ministro Foti al Forum in Masseria
Durante il Forum in Masseria, il Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, ha espresso preoccupazione riguardo alle discussioni in corso su un possibile prolungamento dei termini per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) oltre il 2026. Secondo il Ministro, “se iniziamo a parlare di slittamento adesso si bloccano tutti i cantieri, perché tutti dicono che tanto si va oltre”.
Rischi concreti per i cantieri
Foti ha sottolineato come l’aspettativa di un’estensione dei tempi possa portare a un rallentamento o addirittura al blocco dei lavori in corso. La certezza dei finanziamenti e delle scadenze è fondamentale per garantire la continuità dei progetti e il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PNRR. Qualsiasi incertezza in tal senso rischia di compromettere l’efficacia del Piano e di vanificare gli sforzi finora compiuti.
Una riflessione europea necessaria, ma senza pressioni
Il Ministro ha poi aggiunto che un’eventuale decisione di estendere i termini del PNRR dovrebbe essere il risultato di una “riflessione della Commissione Europea senza istanze di parte”. Secondo Foti, tale riflessione non dovrebbe essere sollecitata da singoli Paesi, ma basarsi su una valutazione oggettiva delle difficoltà attuali, tra cui l’aumento dei prezzi delle materie prime, che sta avendo un impatto significativo sui cantieri.
L’impatto dell’aumento dei prezzi delle materie prime
L’aumento dei prezzi delle materie prime, aggravato dai conflitti internazionali e dalle tensioni geopolitiche, rappresenta una sfida significativa per l’attuazione del PNRR. I costi più elevati dei materiali da costruzione rischiano di compromettere la fattibilità economica di alcuni progetti e di ritardare la loro realizzazione. In questo contesto, è fondamentale che la Commissione Europea tenga conto di tali difficoltà nel valutare la necessità di eventuali aggiustamenti al Piano.
Un approccio cauto e pragmatico
Le parole del Ministro Foti evidenziano la necessità di un approccio cauto e pragmatico alla questione del PNRR. Da un lato, è importante evitare speculazioni premature che potrebbero minare la fiducia nel Piano e compromettere la realizzazione dei progetti. Dall’altro, è fondamentale che la Commissione Europea sia consapevole delle difficoltà concrete che i Paesi membri stanno affrontando, e che prenda in considerazione eventuali aggiustamenti al Piano in modo obiettivo e trasparente. Solo in questo modo sarà possibile garantire il successo del PNRR e il raggiungimento dei suoi obiettivi di crescita e sviluppo sostenibile.