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Una vita dedicata all’arbitraggio
Tullio Lanese, scomparso all’età di 78 anni, ha dedicato la sua intera vita al mondo dell’arbitraggio. La sua carriera, iniziata nel 1965, lo ha visto scalare tutte le categorie nazionali fino a raggiungere i vertici dei campionati professionistici. Con 170 presenze in Serie A e 130 in Serie B, Lanese ha dimostrato grande competenza e professionalità, guadagnandosi il rispetto di colleghi, giocatori e addetti ai lavori.
Ma la sua carriera non si è limitata ai confini nazionali. Lanese ha rappresentato l’Italia in 38 competizioni internazionali, tra cui le Universiadi in Jugoslavia nel 1985, le Olimpiadi di Seul nel 1988, i Mondiali giovanili in Arabia nel 1989, i Mondiali di Italia ’90 (dove ha diretto tre partite), la finale di Coppa dei Campioni del 1991 e i Campionati Europei di Svezia nel 1992. Un curriculum di tutto rispetto che testimonia la sua grande esperienza e il suo valore come arbitro.
Presidente dell’AIA: un’era di riforme
Il culmine della carriera di Tullio Lanese è stato raggiunto con la presidenza dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) dal 2000 al 2006. La sua presidenza è stata definita “storica” dall’AIA stessa, in quanto è stata la prima dopo la riforma democratica che ha introdotto l’elezione del vertice dell’AIA da parte dei suoi membri, anziché la nomina da parte degli organi federali. Lanese ha guidato l’AIA in un periodo di importanti cambiamenti, contribuendo a modernizzare l’organizzazione e a rafforzare il ruolo degli arbitri nel calcio italiano.
Il cordoglio dell’AIA e del mondo del calcio
La notizia della scomparsa di Tullio Lanese ha suscitato profondo cordoglio in tutto il mondo del calcio. Il presidente dell’AIA, Antonio Zappi, in accordo con il presidente federale, ha disposto che tutti gli arbitri indossino il lutto al braccio in occasione di tutte le gare del fine settimana ed eventuali posticipi, in segno di rispetto e di lutto per la scomparsa di una figura così importante.
“Ritengo che essere arbitro sia un modo di vivere, che diventa parte integrante di ogni persona che ha passato la propria esistenza sui campi da giuoco”, scriveva Lanese, in un suo intervento sul numero speciale della rivista “l’Arbitro” dedicata ai 100 anni dell’Aia. Una frase che racchiude la sua passione e il suo amore per l’arbitraggio.
Il presidente dell’Aia Antonio Zappi, i vicepresidenti Francesco Massini e Michele Affinito e tutto il Comitato Nazionale hanno espresso alla famiglia di Tullio Lanese profondo cordoglio a nome di tutti gli arbitri italiani.
Un esempio di passione e dedizione
La scomparsa di Tullio Lanese rappresenta una grande perdita per il mondo arbitrale italiano. Lanese è stato un esempio di passione, dedizione e professionalità, sia come arbitro che come dirigente. La sua figura resterà per sempre nella memoria di chi lo ha conosciuto e apprezzato, e il suo contributo al calcio italiano sarà ricordato con gratitudine.