
Un ritorno atteso: Il Barbiere di Siviglia al Teatro Regio
Il Teatro Regio di Parma si prepara ad accogliere nuovamente Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, uno dei titoli più amati e rappresentati al mondo. L’opera, nell’acclamato allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi per il Rossini Opera Festival, debutterà il 1 marzo alle ore 20, con repliche previste per il 5, 7 e 9 marzo. Questo ritorno promette di incantare il pubblico con la sua trama intricata, i personaggi vivaci e la musica inconfondibile del compositore pesarese.
Un cast di giovani talenti e una nuova orchestra
A rendere ancora più speciale questa edizione è la presenza di un cast di giovani e promettenti interpreti, tra cui Ruzil Gatin nel ruolo del Conte d’Almaviva, Carlo Lepore nei panni di Don Bartolo e Maria Kataeva come Rosina. Il ruolo del celebre Figaro sarà interpretato dal ventiseienne Matteo Mancini, mentre Grigory Shkarupa vestirà i panni di Don Basilio. Completano il cast Licia Piermatteo (Berta), Gianluca Failla (Fiorello / Un ufficiale) e Armando De Ceccon (Ambrogio).
Un’altra novità di rilievo è il debutto in buca dell’Orchestra Senzaspine di Bologna, un ensemble giovane e dinamico che si è distinto per la sua capacità di avvicinare il pubblico alla musica classica. A dirigere l’orchestra sarà il maestro George Petrou, un direttore d’orchestra di fama internazionale noto per la sua interpretazione appassionata e rigorosa del repertorio rossiniano.
Pier Luigi Pizzi: una regia senza preconcetti
Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo e costumista di questo allestimento, ha espresso il suo approccio all’opera, sottolineando come sia giunto alla regia del Barbiere solo in età matura, senza preconcetti o ipotesi interpretative stravaganti. Il suo intento è quello di raccontare la storia in modo semplice e diretto, valorizzando la brillantezza del libretto di Cesare Sterbini e la genialità della musica di Rossini. Pizzi evidenzia come Rossini, pur riutilizzando temi musicali già impiegati in altre sue opere, riesca a rinfrescarli e a presentarli in modo sempre nuovo, mantenendo intatta la loro attualità.
Un successo tutt’altro che scontato
Nonostante la sua popolarità odierna, Il barbiere di Siviglia non ebbe un debutto facile. La prima rappresentazione, avvenuta il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma, fu un fiasco clamoroso, a causa di una serie di incidenti e sabotaggi. Tuttavia, l’opera si riprese rapidamente e, nel giro di pochi anni, conquistò il pubblico di tutto il mondo, diventando uno dei capolavori del repertorio operistico.
Un’opera immortale che continua a incantare
Il ritorno de Il barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma rappresenta un’occasione imperdibile per celebrare un’opera che, a distanza di oltre due secoli dalla sua creazione, continua a incantare il pubblico con la sua freschezza, il suo umorismo e la sua musica travolgente. L’allestimento di Pier Luigi Pizzi, unito al talento dei giovani interpreti e alla direzione di George Petrou, promette di regalare serate di grande emozione e divertimento.