
L’inchiesta sui dossieraggi illegali: Pazzali al centro del mirino
L’inchiesta sui presunti dossieraggi illegali a Milano si arricchisce di nuovi dettagli. Secondo la Procura, Enrico Pazzali, presidente autosospesosi di Fondazione Fiera Milano e titolare dell’agenzia di investigazione Equalize, sarebbe il mandante dei dossieraggi, consapevole degli accessi abusivi a banche dati strategiche come lo Sdi. La Procura ha presentato un appello al Riesame chiedendo per Pazzali gli arresti domiciliari, precedentemente bocciati dal gip Fabrizio Filice.
Le accuse della Dda: tredici richieste di custodia cautelare
Già a fine ottobre, la Dda milanese aveva chiesto al Riesame tredici custodie cautelari in carcere per altrettanti indagati, tra cui l’ex superpoliziotto Carmine Gallo e l’hacker Nunzio Samuele Calamucci, finiti ai domiciliari su decisione del gip. La Dda aveva chiesto anche i domiciliari per Pazzali, titolare della società al centro dell’inchiesta. Il gip, tuttavia, aveva disposto solo quattro misure di domiciliari e due interdittive, non applicando alcuna custodia cautelare per Pazzali.
L’udienza al Riesame e le contestazioni della Procura
L’udienza al Riesame per Gallo, Calamucci, Pazzali e altri è stata fissata per il 19 marzo. La Procura contesta il fatto che il gip abbia attribuito a Pazzali un ruolo marginale rispetto agli altri affiliati della presunta associazione per delinquere. Secondo la Dda, sarebbe stato Pazzali a commissionare direttamente a Gallo i report.
Il dossieraggio su Letizia Moratti: un tentativo di screditare l’avversaria politica?
In particolare, la Procura contesta a Pazzali di aver ordinato a Gallo il dossieraggio dei componenti della lista di candidati che sosteneva Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia nel 2023. L’obiettivo, secondo la Dda, era reperire informazioni per screditare l’immagine dell’ex ministra ed ex sindaca di Milano.</p
Implicazioni e prossimi sviluppi dell’inchiesta
L’inchiesta sui dossieraggi illegali a Milano solleva interrogativi inquietanti sull’uso improprio di informazioni riservate e sull’influenza di interessi privati nella vita politica. L’udienza al Riesame del 19 marzo sarà un momento cruciale per definire il ruolo di Pazzali e degli altri indagati, e per fare luce su una vicenda che rischia di minare la fiducia nelle istituzioni e nella trasparenza democratica.