
Un reclamo per violazione delle direttive ambientali
Alcune associazioni ambientaliste stanno predisponendo un reclamo formale alla Commissione Europea per presunte violazioni delle Direttive Habitat, Uccelli e Vas (Valutazione Ambientale Strategica) nel contesto del progetto del Ponte sullo Stretto. Secondo quanto dichiarato da Gaetano Benedetto, responsabile nazionale del centro studi WWF, il reclamo dovrebbe essere presentato entro le prossime settimane.
La procedura d’infrazione e le possibili conseguenze
Se il reclamo venisse accolto dalla Commissione Europea, si aprirebbe una procedura d’infrazione specifica nei confronti dell’Italia. Questa procedura potrebbe, in ultima analisi, portare a una condanna dello Stato membro per violazione delle normative ambientali comunitarie. Un reclamo analogo era già stato presentato in passato, in riferimento al progetto del 2012-2013, poi sospeso dal Governo Monti.
Le criticità sollevate dalle associazioni
Tra i principali punti di critica sollevati dalle associazioni ambientaliste vi è la presunta violazione delle procedure relative a Rete Natura 2000, la rete di aree protette dell’Unione Europea. Queste aree, caratterizzate da vincoli comunitari, coprono un’ampia porzione dello Stretto di Messina, sia sul versante siciliano che su quello calabrese. Un’ulteriore critica riguarda la mancata Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che secondo le associazioni sarebbe dovuta in quanto il Ponte, pur formalmente un progetto, rappresenta in realtà un piano di interventi su vasta scala che coinvolge diverse regioni, province e comuni, con deroghe alla pianificazione vigente.
Il dibattito durante l’evento ‘Invece del Ponte’
Nel corso dell’evento organizzato da ‘Invece del Ponte’, diverse figure del mondo accademico e politico hanno espresso le proprie preoccupazioni riguardo al progetto del Ponte sullo Stretto. Guido Signorino, presidente dell’associazione, insieme a Francesco Ramella (Università di Torino) e Filippo Cucinotta (Università di Messina), hanno contribuito al dibattito. Barbara Floridia (M5s) ha definito “illegittimo” e “forzato” il parere della Commissione Via, mentre Antonio Nicita (Pd) ha sottolineato “la carenza più grave è il rifiuto di volere verificare le alternative al ponte”. Angelo Bonelli (Avs) ha criticato il modo in cui “regole e norme siano calpestate pur di raggiungere gli scopi di pochi”.
Un progetto controverso e le implicazioni ambientali
Il progetto del Ponte sullo Stretto continua a suscitare forti polemiche, non solo per le sue implicazioni economiche e sociali, ma anche per il potenziale impatto ambientale. La denuncia alla Commissione Europea rappresenta un’ulteriore sfida per il governo italiano, che dovrà affrontare le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste e dimostrare la compatibilità del progetto con le normative comunitarie. La questione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) appare particolarmente delicata, in quanto potrebbe richiedere una revisione completa del progetto e un’analisi approfondita delle alternative possibili.