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Il rimbalzo del settore manifatturiero cinese
Dopo un brusco calo a gennaio, l’attività manifatturiera cinese ha registrato una notevole ripresa a febbraio. L’indice dei responsabili degli acquisti (Pmi) è salito a 50,2, superando le aspettative e portandosi ai massimi da novembre. Questo dato, considerato un indicatore chiave della salute del settore produttivo, segnala un ritorno in territorio espansivo, al di sopra della soglia di 50.
L’Ufficio nazionale di statistica attribuisce questa ripresa alla “graduale ripresa del lavoro da parte delle imprese dopo la lunga pausa festiva del Capodanno lunare”. Questo fattore stagionale, combinato con le misure di stimolo economico implementate dal governo, ha contribuito a rafforzare un’economia che rimane sotto pressione a causa delle tariffe statunitensi, della debole domanda interna e dei rischi di deflazione.
Dettagli sui sottindici: produzione, nuovi ordini e fiducia
Analizzando i sottindici che compongono il Pmi, si osserva che la produzione è salita a 52,5 da 49,8 di gennaio, mentre i nuovi ordini sono aumentati a 51,1 da 49,2. Questi dati indicano una ripresa della domanda e dell’attività produttiva. Tuttavia, la fiducia delle imprese ha subito un leggero calo, attestandosi a 54,5 da 55,3, suggerendo una certa cautela di fronte alle incertezze economiche globali.
Il settore dei servizi in crescita
Anche il settore dei servizi ha mostrato segnali positivi, con l’indice Pmi non manifatturiero che è salito a 50,4 a febbraio da 50,2 di gennaio, superando le previsioni degli analisti. Questo dato conferma il ritorno alla normalità delle attività economiche dopo le festività del Capodanno lunare.
Le sfide economiche e le ‘Due Sessioni’
Nonostante i segnali di ripresa, il presidente Xi Jinping ha riconosciuto che l’economia cinese deve ancora affrontare “numerose sfide e difficoltà”. In questo contesto, la leadership cinese si prepara alle ‘Due Sessioni’, la riunione annuale del parlamento di Pechino, durante la quale si discuteranno misure e piani per proteggere e rilanciare l’economia di fronte ai rischi di una nuova guerra commerciale con gli Stati Uniti.
La minaccia delle nuove tariffe USA
L’annuncio del presidente americano Donald Trump di un’ulteriore tariffa del 10% sulle importazioni cinesi, in aggiunta a quella già in vigore da inizio febbraio, rappresenta una seria minaccia per l’economia cinese. Questa nuova tariffa, che entrerà in vigore dal 4 marzo, potrebbe pesare sulle esportazioni cinesi e rallentare la ripresa economica in corso.
Equilibrio tra crescita interna e sfide esterne
La ripresa dell’attività manifatturiera cinese è un segnale positivo, ma le nuove tariffe USA rappresentano un rischio significativo. La Cina dovrà bilanciare gli stimoli interni con una strategia efficace per affrontare le tensioni commerciali, cercando di diversificare i mercati e promuovere l’innovazione per sostenere la crescita economica a lungo termine.