
La ‘competizione di monete’: il primo passo verso la dollarizzazione
Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, ha compiuto un passo significativo verso la dollarizzazione dell’economia argentina, una promessa chiave del suo programma elettorale. A partire da oggi, è legale utilizzare il dollaro statunitense per la compravendita di beni e servizi nel paese. Milei ha definito questo sistema bimonetario ‘competenza di monete’, con l’obiettivo di consentire una progressiva sostituzione del peso argentino con il dollaro. Alcuni economisti hanno definito questa strategia ‘una dollarizzazione endogena’.
Le premesse del piano e la sostenibilità nel tempo
Secondo il governo argentino, nell’economia del paese circola già una quantità sufficiente di dollari per sostenere il sistema bimonetario. La sostenibilità a lungo termine sarebbe garantita da una politica di surplus fiscale rigorosa e dalle prospettive di un miglioramento costante della bilancia commerciale, grazie alle esportazioni nei settori dell’energia, delle miniere e dell’agricoltura.
L’accordo con l’FMI e le tensioni sui mercati finanziari
L’esecutivo argentino prevede anche l’ingresso di 10 miliardi di dollari grazie a un nuovo finanziamento del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il ministro dell’Economia, Luis Caputo, ha dichiarato che l’accordo con l’FMI è ‘già infiocchettato’. Tuttavia, il ritardo nell’annuncio ufficiale e le indiscrezioni su una presunta insoddisfazione dell’istituzione guidata da Kristalina Georgieva riguardo alla politica monetaria stanno causando tensioni sui mercati finanziari. Gli analisti ritengono che ciò abbia contribuito all’impennata del rischio paese del 21% a febbraio, raggiungendo i 750 punti base.
Considerazioni sulla mossa di Milei
La legalizzazione dell’uso del dollaro in Argentina rappresenta una mossa audace e potenzialmente trasformativa per l’economia del paese. Mentre il governo Milei la presenta come una soluzione per stabilizzare l’economia e promuovere la crescita, permangono dubbi sulla sua sostenibilità e sull’impatto a lungo termine. La dipendenza da finanziamenti esterni, come quelli del FMI, e la necessità di mantenere un rigido surplus fiscale potrebbero rappresentare delle sfide significative. Sarà cruciale monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e valutare gli effetti concreti di questa politica sulla vita dei cittadini argentini.