Un incontro tra menti creative: Ricci ospite di Piano
Il ‘Laboratorio Arte del Costruire’ della Fondazione Renzo Piano al Politecnico di Milano ha ospitato un incontro eccezionale: Antonio Ricci, creatore di format televisivi di successo, in dialogo con l’archistar Renzo Piano. Una lezione-evento che ha esplorato i punti di contatto tra la costruzione di un edificio e la creazione di un programma televisivo, tra sfide alla gravità fisica e alla ‘gravità delle persone’.
Sfida alla gravità e superamento dei limiti
Ricci ha paragonato il suo percorso professionale, costellato di trasmissioni che sembravano impossibili da realizzare, all’audacia architettonica di Piano, capace di sfidare le leggi della fisica e dell’ingegneria. “Se una cosa non è possibile io cerco di farla”, ha affermato Ricci, sottolineando come la convinzione e la passione siano fondamentali per superare gli ostacoli e raggiungere obiettivi ambiziosi. Un esempio lampante è Striscia la Notizia, un programma in cui nessuno credeva, ma che grazie alla sua visione è diventato un cult della televisione italiana.
Divertimento, passione e ‘bastardaggine’ culturale
Il consiglio principale che Ricci ha voluto condividere con gli studenti è l’importanza di divertirsi e di coltivare la passione nel proprio lavoro. “Non c’è lavoro più schifoso di quello che fai senza divertimento e passione”, ha affermato, sottolineando come la condivisione di questa passione sia essenziale per affrontare le sfide e godersi il percorso. Ricci ha definito Piano uno “sconfinatore putiniano”, capace di insegnare facendo finta di non farlo, e ha sottolineato come la cultura sia “essere bastardi”, ovvero non conformarsi alla retorica e cercare la verità in ogni forma di espressione.
Architettura e informazione: la lotta contro l’ipocrisia
Ricci ha espresso una visione critica nei confronti di un’architettura intesa come dogma, affermando che “l’architetto non può essere fatto da fedayn, da gente invasata”. Ha ironizzato sulla possibilità di avere un telecomando per cambiare i monumenti, così come si cambia canale in televisione, sottolineando la complessità della professione e il rischio di generare mostruosità se interpretata da ‘fondamentalisti’. Infine, ha ribadito il suo impegno nella lotta contro la cattiva informazione e l’ipocrisia, una battaglia che definisce persa in partenza, ma che ritiene fondamentale per la salvaguardia della verità e della corretta informazione.
Un dialogo stimolante tra due maestri
L’incontro tra Antonio Ricci e Renzo Piano rappresenta un esempio di come il dialogo tra discipline diverse possa generare spunti di riflessioneOriginale e stimolanti. La capacità di Ricci di portare una visione irriverente e anticonformista nel mondo della televisione, unita alla genialità architettonica di Piano, ha dato vita a un confronto ricco di spunti e provocazioni, che invita a riflettere sull’importanza della passione, della creatività e della verità in ogni campo del sapere.
