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Il Mimit ribadisce l’impegno per l’acquisizione dello stabilimento di Siena
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha ribadito il suo impegno primario verso l’acquisizione dello stabilimento di Siena da parte di un nuovo soggetto. Durante il tavolo tecnico a Palazzo Piacentini, presieduto dal sottosegretario Fausta Bergamotto, il ministero ha sottolineato come questa acquisizione sia un punto di partenza necessario per creare le condizioni favorevoli alla ricerca di un nuovo investitore e, di conseguenza, per avviare un processo di reindustrializzazione del sito toscano.
Il Mimit sta attivamente conducendo, attraverso le sue strutture competenti, tutte le verifiche di carattere tecnico e giuridico necessarie per facilitare questo processo.
Continuità produttiva, tutela occupazionale e nuovi investimenti: le priorità del Mimit
Il ministero ha chiarito che continuerà a operare nel perimetro delineato fin dall’inizio delle interlocuzioni con le parti coinvolte. Questo perimetro include la garanzia della continuità produttiva di tutti gli stabilimenti, la tutela occupazionale dei lavoratori e la promozione di nuovi e importanti investimenti per l’ammodernamento degli impianti e dei prodotti. A tal fine, il governo è pronto a mettere a disposizione le risorse necessarie.
Il Mimit ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo tra le parti per raggiungere questi obiettivi comuni.
Prossimi passi: aggiornamento del tavolo il 14 marzo
Il confronto tra le parti è destinato a proseguire. Il prossimo tavolo è stato fissato per venerdì 14 marzo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In questa occasione, si prevede che verranno discussi i progressi compiuti nelle verifiche tecniche e giuridiche relative all’acquisizione dello stabilimento di Siena, nonché le possibili strategie per attrarre nuovi investitori e avviare il processo di reindustrializzazione.
Un impegno concreto per il futuro industriale del territorio senese
L’impegno del Mimit nel caso Beko Europe, e in particolare per lo stabilimento di Siena, dimostra una volontà concreta di sostenere il tessuto industriale italiano e di salvaguardare i posti di lavoro. La reindustrializzazione del sito toscano rappresenta una sfida complessa, ma l’attenzione del governo e la collaborazione tra le parti coinvolte offrono una prospettiva positiva per il futuro.