
Un mare di bandiere e magliette arancioni per Ariel e Kfrir
Piazza Scala a Milano si è trasformata in un luogo di commozione e ricordo, con bandiere israeliane e magliette arancioni che sventolavano in memoria di Ariel e Kfrir Bibas, i due giovanissimi fratelli tragicamente scomparsi durante la prigionia nelle mani di Hamas. Il colore arancione, scelto per richiamare la vivace chioma dei bambini, ha creato un forte impatto visivo, amplificando il dolore e la vicinanza della Comunità Ebraica di Milano.
Il ricordo e il dolore della Comunità Ebraica
La manifestazione, organizzata dalla Comunità Ebraica di Milano, ha avuto come obiettivo principale quello di onorare la memoria dei due bambini e di esprimere solidarietà a tutte le famiglie degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Milo Hasbani, vice presidente dell’Ucei, ha sottolineato come l’evento non volesse essere un’arena politica, ma un momento di unione e vicinanza di fronte alla tragedia.
La politica irrompe in piazza: il dibattito sull’illuminazione del Comune
Nonostante le premesse, la manifestazione ha inevitabilmente assunto una connotazione politica, con la presenza di numerosi consiglieri comunali, in particolare del centrodestra. Assente gran parte della maggioranza di centrosinistra, ad eccezione dei consiglieri Riformisti Gianmaria Radice e Daniele Nahum, membro della comunità ebraica. I consiglieri di centrodestra hanno rinnovato le critiche al sindaco Giuseppe Sala per la sua decisione di non illuminare il Comune in segno di lutto per la morte dei bambini, una scelta definita erronea anche dai consiglieri Riformisti. Daniele Nahum ha evidenziato la necessità di affrontare apertamente le divisioni interne alla maggioranza su temi così delicati.
Un gesto simbolico: le candele accese in Piazza Scala
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno acceso candele in Piazza Scala, creando un’atmosfera di raccoglimento e preghiera. Questo gesto simbolico ha rappresentato un momento di silenziosa riflessione e di speranza per la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri. Le fiammelle tremolanti hanno illuminato i volti dei presenti, segnati dal dolore ma uniti dalla volontà di non dimenticare e di chiedere giustizia.
Un equilibrio difficile tra ricordo e politica
La manifestazione di Milano evidenzia la complessità di affrontare eventi tragici come la morte dei bambini Bibas, in un contesto politico e sociale polarizzato. Se da un lato è comprensibile il desiderio di una comunità di esprimere il proprio dolore e di onorare la memoria delle vittime, dall’altro è difficile evitare che tali eventi diventino terreno di scontro politico. La gestione di questo equilibrio delicato rappresenta una sfida per le istituzioni e per la società civile.