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L’addio di Bach: una decisione strategica
L’Esecutivo del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) ha ufficialmente accettato le dimissioni di Thomas Bach non solo dalla presidenza, ma anche dalla sua posizione di membro effettivo dell’organizzazione. La data di efficacia di questa decisione è fissata per il 23 giugno prossimo. Questa tempistica è strettamente legata all’elezione del nuovo presidente del CIO, prevista per il 20 marzo a Costa Navarino, in Grecia. Il CIO ha precisato che il 23 giugno coinciderà con l’entrata in carica del successore di Bach, garantendo una transizione fluida e senza sovrapposizioni di ruoli.
Un decennio alla guida dello sport olimpico
Thomas Bach è stato eletto nono presidente del CIO il 10 settembre 2013 e successivamente rieletto nel marzo 2021. Il suo mandato ha visto importanti cambiamenti e sfide per il movimento olimpico, tra cui l’adattamento ai nuovi media, la lotta al doping e la gestione delle conseguenze della pandemia di COVID-19. Sotto la sua guida, il CIO ha anche promosso l’Agenda 2020, un piano strategico volto a rendere i Giochi Olimpici più sostenibili e accessibili.
Da campione olimpico a leader dello sport mondiale
Prima di diventare un influente dirigente sportivo, Thomas Bach ha avuto una brillante carriera da atleta. Ha conquistato la medaglia d’oro olimpica nella scherma, specialità fioretto a squadre, ai Giochi di Montreal nel 1976, rappresentando la Germania Ovest. Questo successo sportivo ha segnato l’inizio di un percorso che lo ha portato a ricoprire ruoli di crescente responsabilità all’interno del movimento olimpico. Nel 1981, Bach è stato uno dei fondatori della commissione atleti del CIO, un organismo cruciale per garantire la voce degli atleti all’interno dell’organizzazione. Dieci anni dopo, nel 1991, è diventato membro del CIO, entrando a far parte del cuore pulsante dell’ente che governa lo sport olimpico a livello globale.
Un bilancio del mandato Bach
Le dimissioni di Thomas Bach segnano la fine di un’era per il CIO. Il suo mandato è stato caratterizzato da importanti riforme e sfide significative. Sarà interessante osservare come il nuovo presidente affronterà le questioni aperte e guiderà il movimento olimpico nel futuro, tenendo conto dell’eredità lasciata da Bach.