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Conclusione del Programma di Buyback 2024
Eni ha annunciato il completamento del programma di acquisto di azioni proprie per il 2024, un’iniziativa che ha visto l’azienda investire complessivamente 2 miliardi di euro. La seconda tranche del programma, avviata il 13 giugno 2024, si è conclusa il 20 febbraio, segnando un passo significativo nella strategia finanziaria del colosso energetico italiano.
Dettagli dell’Acquisto di Azioni Proprie
Nel corso della seconda tranche del programma di buyback, Eni ha riacquistato 137.725.411 azioni proprie, equivalenti al 4,19% del capitale sociale, per un controvalore totale di 1.908.200.294,55 euro. Queste azioni saranno annullate, in linea con le decisioni prese dall’Assemblea degli azionisti del 15 maggio 2024.
Impatto sul Capitale Sociale e Azionariato
Considerando le azioni proprie già detenute in portafoglio, gli acquisti effettuati dall’inizio del programma di buyback il 27 maggio 2024 e le assegnazioni di azioni ordinarie ai dipendenti, Eni detiene ora 229.335.738 azioni proprie, pari al 6,98% del capitale sociale. Questo dato evidenzia l’importanza del buyback come strumento per la gestione del capitale e la remunerazione degli azionisti.
Ulteriori Acquisti nel Periodo Finale
Tra il 17 e il 20 febbraio 2025, Eni ha effettuato ulteriori acquisti, acquisendo 2.886.272 azioni proprie (pari allo 0,09% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 14,0788 euro per azione, per un controvalore complessivo di 40.635.221,33 euro. Questi acquisti finali hanno contribuito a completare il programma di buyback.
Obiettivi e Motivazioni del Buyback
Il programma di buyback è stato deliberato dall’Assemblea degli azionisti il 15 maggio 2024, con l’obiettivo di riconoscere agli azionisti Eni un’ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi. Questa iniziativa riflette la solidità finanziaria dell’azienda e la sua capacità di generare valore per gli azionisti attraverso diverse strategie.
Contesto Economico e Strategie di Buyback
I programmi di buyback, come quello implementato da Eni, sono spesso utilizzati dalle aziende per diversi motivi strategici. In primo luogo, possono contribuire a sostenere il prezzo delle azioni, segnalando al mercato che l’azienda considera le proprie azioni sottovalutate. In secondo luogo, riducendo il numero di azioni in circolazione, il buyback può aumentare l’utile per azione (EPS), un indicatore chiave della redditività aziendale. Infine, il buyback può essere visto come un modo efficiente per restituire valore agli azionisti, soprattutto quando l’azienda dispone di liquidità in eccesso e non ha opportunità di investimento più redditizie.
Valutazioni sull’Operazione di Buyback di Eni
La conclusione del programma di buyback da parte di Eni rappresenta un segnale di fiducia nella solidità finanziaria dell’azienda e nella sua capacità di generare valore per gli azionisti. L’annullamento delle azioni riacquistate avrà un impatto positivo sull’utile per azione, aumentando il valore per gli investitori. Tuttavia, è importante valutare se questa strategia sia la più efficiente per l’allocazione del capitale, considerando le opportunità di investimento nel settore energetico e le sfide legate alla transizione verso fonti rinnovabili.