Il Ddl Pmi: Una risposta alle sfide attuali
In un contesto economico segnato da un forte calo della produzione industriale e da uno scenario internazionale complesso, il Disegno di Legge sulle Pmi (Piccole e Medie Imprese) rappresenta, secondo Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria di Confindustria, uno strumento cruciale per rilanciare la competitività. Questo provvedimento, atteso da anni, si propone di fornire un sostegno concreto alle Pmi, considerate il motore dell’economia italiana. Baroni ha espresso l’auspicio che il Ddl possa essere riproposto annualmente, diventando un appuntamento fisso per supportare le imprese. Durante l’assemblea del comitato Piccola Industria di Unindustria (industriali del Lazio), Baroni ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia durante l’iter parlamentare, evidenziando la necessità di apportare miglioramenti specifici per massimizzare l’efficacia del Ddl.
Aree di miglioramento: sicurezza, temporary manager e certificazioni
Baroni ha individuato tre aree principali in cui il Ddl potrebbe essere potenziato: le agevolazioni per la messa in sicurezza delle imprese nei confronti delle calamità naturali, i voucher per i temporary manager e le agevolazioni per le certificazioni di qualità. La sicurezza delle imprese, soprattutto in un paese vulnerabile come l’Italia, è una priorità assoluta. Incentivare gli investimenti in misure preventive contro le calamità naturali non solo protegge le attività economiche, ma salvaguarda anche le comunità locali. I temporary manager, figure professionali specializzate nella gestione temporanea delle imprese, possono apportare competenze specifiche e innovative, soprattutto in fasi di transizione o difficoltà. Sostenere il loro impiego attraverso voucher facilita l’accesso a queste risorse per le Pmi. Infine, le certificazioni di qualità sono un elemento distintivo per le imprese che vogliono competere sui mercati globali. Agevolare l’ottenimento di queste certificazioni significa incentivare l’adozione di standard elevati, migliorando la reputazione e la competitività delle Pmi.
Misure positive e dialogo con le associazioni
Nonostante le aree di miglioramento individuate, Baroni ha riconosciuto che il Ddl contiene diverse misure positive, come le agevolazioni fiscali per le Reti di impresa, le semplificazioni e il coordinamento previsto sulle norme in materia di startup, incubatori e Pmi innovative. Le Reti di impresa, in particolare, rappresentano un modello di collaborazione che può favorire la crescita e l’innovazione delle Pmi, consentendo loro di condividere risorse e competenze. Baroni ha inoltre sottolineato che Confindustria ha già proposto al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) le correzioni auspicabili e si è resa disponibile ad avviare un tavolo di consultazione permanente con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle Pmi. Questo dialogo continuo è fondamentale per garantire che il Ddl risponda effettivamente alle esigenze delle imprese e per monitorare l’impatto delle misure adottate.
Un’opportunità da non perdere
Il Ddl Pmi rappresenta un’opportunità significativa per sostenere la competitività delle imprese italiane in un contesto economico globale sempre più sfidante. Tuttavia, è fondamentale che il processo legislativo sia accompagnato da un’attenta valutazione delle esigenze delle Pmi e da un dialogo costante con le associazioni di categoria. Solo in questo modo sarà possibile trasformare il Ddl in uno strumento realmente efficace per la crescita e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano.
