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U-blox Trieste: tavolo di confronto e rischio licenziamenti
La situazione nello stabilimento U-blox di Trieste si fa sempre più tesa. La Federazione di Trieste Usb Lavoro Privato ha espresso forte preoccupazione in seguito all’incontro con l’azienda, durante il quale si è discusso un piano di reindustrializzazione del sito che, al momento, prevede ben 198 licenziamenti. Il sindacato parla di “tavolo a orologeria”, sottolineando la complessità e la delicatezza della situazione.
La proposta della cassa integrazione e i punti critici
Per cercare di guadagnare tempo e favorire l’interesse di potenziali acquirenti (Usb ne ha individuati almeno cinque), il sindacato ha proposto l’attivazione della cassa integrazione. Questa proposta è stata accolta positivamente dall’azienda. Tuttavia, Usb evidenzia due aspetti fondamentali che rischiano di compromettere l’efficacia della reindustrializzazione e disperdere le competenze dei lavoratori: la penalizzazione economica derivante dalla cassa integrazione (che necessita di un’integrazione salariale) e la necessità di una rotazione dei lavoratori in cassa integrazione per evitare periodi prolungati di inattività.
Le richieste del sindacato e l’ultimatum all’azienda
Usb ha sollecitato U-blox a confrontarsi con la casa madre svizzera per trovare un accordo su questi due punti cruciali. Secondo il sindacato, senza un’adeguata integrazione salariale e un sistema di rotazione efficace, l’operazione di reindustrializzazione rischia di fallire, consegnando all’acquirente un sito privo di lavoratori qualificati. Il tavolo di confronto è stato aggiornato al 12 marzo, data in cui l’azienda dovrà fornire delle risposte concrete. Usb si aspetta un’assunzione di responsabilità da parte di U-blox, altrimenti si riserva di intraprendere azioni congiunte con i lavoratori e le istituzioni per “allontanare U-Blox dal territorio nazionale preservando occupazione, territorio e il settore delle telecomunicazioni”.
U-blox: un’azienda leader nel settore delle telecomunicazioni
U-blox è un’azienda svizzera leader a livello mondiale nella progettazione e produzione di soluzioni di posizionamento e comunicazione wireless per i mercati automobilistico, industriale e consumer. I suoi prodotti sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, tra cui la navigazione satellitare, il monitoraggio dei veicoli, la sicurezza e l’automazione industriale. La presenza di U-blox a Trieste rappresenta un importante polo tecnologico e occupazionale per il territorio.
Un futuro incerto per i lavoratori di U-blox Trieste
La vicenda di U-blox Trieste è un campanello d’allarme sulla fragilità del tessuto industriale italiano e sulla necessità di proteggere l’occupazione e le competenze dei lavoratori. La proposta di cassa integrazione, seppur utile per guadagnare tempo, non risolve il problema alla radice. È fondamentale che l’azienda si assuma le proprie responsabilità e si impegni concretamente per trovare soluzioni che salvaguardino il futuro dei dipendenti e del sito produttivo. L’intervento delle istituzioni e la mobilitazione dei lavoratori saranno determinanti per scongiurare il rischio di una perdita irreparabile per il territorio.