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Santanchè alla Prova dell’Aula: Accuse e Difesa
La giornata odierna si preannuncia cruciale per la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che dovrà affrontare alla Camera l’ennesima mozione di sfiducia nei suoi confronti. L’esponente di Fratelli d’Italia è rinviata a giudizio per falso in bilancio nell’ambito dell’inchiesta sulla società Visibilia e teme ulteriori sviluppi in un’indagine per truffa all’Inps. Le opposizioni, dal M5s a Italia viva, chiedono le sue dimissioni, accusandola di non essere più idonea a ricoprire il ruolo di ministra. Santanchè, dal canto suo, si prepara a difendersi in Aula, fornendo la sua versione dei fatti e confidando nel sostegno della maggioranza.
Nordio sotto Accusa per il Caso Almasri
Parallelamente, il ministro della Giustizia Carlo Nordio è oggetto di una mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra per la gestione della liberazione e del rimpatrio del generale libico Almasri. Sebbene il voto sulla mozione nei confronti di Nordio sia rinviato ai prossimi giorni, la discussione in Aula promette di essere accesa, con il centrosinistra che contesta le modalità con cui il governo ha gestito la vicenda. La sfiducia a Nordio si inserisce in un contesto di crescente tensione tra il governo e la magistratura, alimentata dalla riforma della separazione delle carriere.
Riforme Contestate e Tensioni con la Magistratura
Il governo Meloni si trova a fronteggiare una serie di sfide sul fronte della giustizia. La riforma della separazione delle carriere, in discussione al Senato, è fortemente contestata dalla magistratura, che ha indetto uno sciopero per giovedì. Inoltre, la Corte di giustizia europea è chiamata a esprimersi sulla questione dei Paesi sicuri in materia di immigrazione, dopo le bocciature subite dal governo sui trattenimenti dei migranti in Albania. In questo clima di tensione, è atteso per il 5 marzo un confronto tra la premier Giorgia Meloni e il presidente dell’Associazione dei magistrati, Cesare Parodi.
Equilibri Politici e Sostegno Condizionato
Nonostante le mozioni di sfiducia, il governo sembra al sicuro, con i due ministri che non rischiano di essere sfiduciati. Tuttavia, il sostegno a Santanchè appare condizionato e meno convinto rispetto a quello espresso nei confronti del sottosegretario Delmastro. Fonti interne alla maggioranza ammettono di non condividere l’ostinazione della ministra a non lasciare l’incarico, mentre nessun big del centrodestra interverrà per le dichiarazioni di voto in Aula. La scelta di affidare la difesa a deputati della commissione Giustizia sottolinea la natura tecnica e circostanziale del sostegno.
Un Governo alla Prova tra Inchieste e Riforme
La giornata delle mozioni di sfiducia rappresenta un momento di forte tensione per il governo Meloni, chiamato a difendere i suoi ministri e a portare avanti un’agenda di riforme ambiziosa ma contestata. Le accuse a Santanchè e le critiche a Nordio mettono in luce le fragilità e le contraddizioni di un esecutivo che deve navigare tra inchieste giudiziarie, resistenze interne e sfide internazionali. La capacità del governo di superare questo momento di crisi dipenderà dalla sua coesione interna, dalla sua capacità di dialogo con la magistratura e dalla sua determinazione nel perseguire le riforme promesse.