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Un’iniziativa italiana per la giustizia minorile in America Centrale
Dal 18 al 20 febbraio 2025, San José di Costa Rica ha ospitato il primo incontro regionale sulla Giustizia minorile riparativa, un’iniziativa volta a rafforzare i sistemi giudiziari in America centrale. L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto “Promozione e rafforzamento della giustizia minorile riparativa nei Paesi membri del Sica”, finanziato dal ministero degli Affari Esteri attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e realizzato dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (Iila) in coordinamento con la Segreteria Generale del Sistema di Integrazione Centroamericano (Sg-Sica).
Partecipazione internazionale e scambio di buone pratiche
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti internazionali e regionali, con delegazioni provenienti da Guatemala, El Salvador, Honduras, Costa Rica, Panama, Repubblica Dominicana e Belize (quest’ultima da remoto). I partecipanti hanno condiviso conoscenze e buone pratiche per la costruzione di un modello di giustizia minorile riparativa adattato alla realtà centroamericana. Tra i presenti, il viceministro della Giustizia del Costa Rica, Juan Carlos Aguero, il viceministro della Sicurezza della Repubblica Dominicana, Edwin Brito, e numerose autorità settoriali del sistema costaricano di giustizia.
Impegno italiano riaffermato
L’Ambasciatore d’Italia a San José, Alberto Colella, ha riaffermato il forte impegno italiano su questa tematica durante la giornata inaugurale dell’evento. Anche il direttore della Sede Aics di San Salvador, con competenza regionale su America Centrale e Caraibi, Paolo Gallizioli, ha sottolineato la determinazione nel rafforzare le strategie di prevenzione e lotta alla criminalità. Gianluca Guida, Direttore dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida (Napoli), ha tenuto una conferenza sullo scambio di esperienze e buone pratiche tra il sistema di giustizia minorile italiano e quello centroamericano coordinato dal Sica.
Creazione del Tavolo Regionale per la Giustizia Minorile
Uno dei risultati più significativi dell’incontro è stata la creazione del Tavolo Regionale per la Giustizia Minorile, un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei tavoli di lavoro nazionali. Questo tavolo garantirà la continuità degli sforzi regionali e rappresenta un passo decisivo verso l’integrazione e la modernizzazione dei sistemi di giustizia minorile in America centrale, promuovendo una visione comune e coordinata per affrontare le sfide del settore.
Verso un modello regionale di giustizia riparativa
L’evento ha favorito lo scambio di esperienze nazionali, con ogni Paese che ha presentato lo stato attuale dei propri sistemi e le iniziative innovative sviluppate nel campo della giustizia riparativa. Attraverso un dialogo partecipativo, i rappresentanti delle delegazioni hanno lavorato all’identificazione degli elementi chiave per la costruzione di un modello regionale di giustizia riparativa. I Paesi membri del Sica hanno preso impegni concreti e hanno contribuito a trasferire metodologie riparative, gettando così le basi per un cambio di paradigma nell’approccio al trattamento degli adolescenti in conflitto con la legge nella regione.
Un precedente internazionale
Questo evento segna un punto di svolta nella giustizia minorile centroamericana e costituisce un precedente internazionale nella promozione dei modelli riparativi. Il suo impatto promuove l’effettiva reintegrazione dei giovani e contribuisce alla costruzione di società più giuste, inclusive ed eque.
Un passo avanti per la giustizia minorile in America Centrale
L’incontro di San José rappresenta un importante passo avanti per la giustizia minorile in America Centrale. L’impegno dell’Italia, attraverso l’Aics e l’Iila, dimostra la volontà di sostenere lo sviluppo di sistemi giudiziari più efficaci e orientati alla reintegrazione dei giovani. La creazione del Tavolo Regionale per la Giustizia Minorile è un segnale positivo, che indica la volontà dei Paesi membri del Sica di collaborare per affrontare le sfide comuni e promuovere un approccio più umano e riparativo alla giustizia minorile.