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L’importanza crescente delle competenze digitali nel mercato del lavoro
Uno studio congiunto condotto dalla Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e dall’Università di Trento ha messo in luce un trend inequivocabile: le competenze digitali avanzate stanno diventando un fattore determinante per l’accesso a posizioni lavorative di alto livello. L’indagine, che ha coinvolto oltre 700 reclutatori e dirigenti delle risorse umane in Italia, Germania e Regno Unito, ha evidenziato come il possesso di tali competenze influenzi positivamente la valutazione dei candidati, superando persino il tradizionale valore attribuito al titolo di laurea.
In particolare, lo studio ha rilevato che le competenze digitali avanzate aumentano la possibilità di trovare lavoro sia per ruoli manageriali (+7,6%) sia per ruoli tecnici (+6,7%). Questo dato sottolinea come, in un’economia sempre più digitalizzata, la capacità di utilizzare strumenti e tecnologie avanzate sia diventata una competenza trasversale, richiesta in diversi settori e funzioni aziendali.
Competenze specifiche richieste: oltre l’uso di base dei sistemi operativi
L’indagine ha specificato che le competenze digitali richieste vanno ben oltre la semplice conoscenza dei sistemi operativi, dei social network e di internet. Si tratta, invece, di “abilità specifiche” che includono:
* La capacità di utilizzare linguaggi di programmazione avanzata.
* L’utilizzo di software scientifico-statistici.
* La gestione di progetti e social media.
* La conoscenza di piattaforme di cloud computing.
* La padronanza di tecnologie di elaborazione dei Big data.
* La conoscenza di algoritmi, strutture dati e basi dei sistemi distribuiti.
Queste competenze rappresentano un valore aggiunto significativo per i candidati, in quanto dimostrano la capacità di affrontare sfide complesse e di contribuire attivamente all’innovazione aziendale.
Confronto internazionale: Italia, Germania e Regno Unito a confronto
Lo studio ha evidenziato alcune differenze tra i tre paesi analizzati. Nel Regno Unito, le capacità informatiche sembrano contare più della laurea nella valutazione dei reclutatori. In Germania e, soprattutto, in Italia, il titolo di studio terziario continua a rivestire una certa importanza (4,58%). Tuttavia, il trend generale indica una crescente valorizzazione delle competenze digitali in tutti e tre i paesi.
Questo suggerisce che, sebbene il titolo di studio possa ancora rappresentare un vantaggio in alcuni contesti, la capacità di dimostrare competenze digitali avanzate è diventata un fattore cruciale per distinguersi nel mercato del lavoro.
Innovazione e competenze digitali: un motore per la crescita economica
Paolo Barbieri, professore di sociologia economica all’Università di Trento e coordinatore Csis, ha sottolineato come “lungi dal creare disoccupazione tecnologica, l’innovazione e le competenze digitali aiutano a creare lavoro qualificato e a favorire il matching fra domanda e offerta di lavoro”.
Questa affermazione evidenzia come l’investimento in competenze digitali non solo favorisca l’occupabilità dei singoli individui, ma contribuisca anche alla crescita economica del paese, creando nuove opportunità di lavoro e promuovendo l’innovazione.
Il futuro del lavoro: intelligenza artificiale e nuove professioni
Alessio Tomelleri, ricercatore di Fbk-Irvapp, ha sintetizzato come “entro il 2030 l’intelligenza artificiale varrà il 3,5% del Pil mondiale, mentre aumenteranno i posti di lavoro in settori quali artificial intelligence, big data, coding, cybersecurity, internet of things e sviluppo di applicazioni mobili”.
Questa previsione sottolinea l’importanza di prepararsi al futuro del lavoro, acquisendo le competenze necessarie per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Investire in formazione e aggiornamento professionale nel campo delle competenze digitali è, quindi, un passo fondamentale per garantire la propria competitività nel mercato del lavoro del futuro.
Un cambio di paradigma nel mondo del lavoro
L’indagine condotta da Fbk e Università di Trento evidenzia un cambio di paradigma nel mondo del lavoro: le competenze digitali avanzate stanno diventando un asset fondamentale, spesso più determinante del titolo di studio. Questo non significa che la laurea abbia perso valore, ma che è necessario integrare la formazione tradizionale con competenze pratiche e specifiche, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. È fondamentale che le istituzioni formative e le aziende collaborino per offrire percorsi di formazione adeguati, in grado di preparare i professionisti del futuro alle sfide e alle opportunità offerte dalla digitalizzazione.