
Oggetti interstellari: visitatori inattesi nel nostro sistema solare
Il nostro Sistema Solare, un tranquillo angolo di universo che chiamiamo casa, potrebbe essere molto più affollato di quanto pensiamo. Oltre ai pianeti, asteroidi e comete che conosciamo, una nuova ricerca suggerisce che un’orda di oggetti interstellari, provenienti da sistemi stellari lontani, potrebbe aver trovato rifugio nei nostri confini cosmici.
Finora, abbiamo avuto solo due incontri documentati con visitatori interstellari: la cometa ‘Oumuamua, scoperta nel 2017, e la cometa Borisov, individuata nel 2019. Questi oggetti, provenienti da altri sistemi stellari, hanno sfrecciato attraverso il nostro vicinato cosmico a velocità tali da rivelare la loro origine aliena. Ma cosa succederebbe se questi fossero solo la punta dell’iceberg? Cosa succederebbe se il Sistema Solare fosse un vero e proprio crocevia interstellare, brulicante di oggetti provenienti da ogni angolo della galassia?
La simulazione rivelatrice: un milione di intrusi da Alpha Centauri
Una simulazione condotta da due ricercatori dell’Università dell’Ontario occidentale, in Canada, ha gettato nuova luce su questa affascinante possibilità. I risultati, condivisi sulla piattaforma arXiv e in attesa di pubblicazione su The Planetary Science Journal, suggeriscono che oltre un milione di oggetti interstellari, con dimensioni superiori ai 100 metri, potrebbero nascondersi ai confini del nostro Sistema Solare. E non si tratta di oggetti qualsiasi: questi ‘intrusi’ provengono dal sistema stellare nostro vicino di casa, Alpha Centauri.
La simulazione ha calcolato la quantità di materiale interstellare espulso da Alpha Centauri negli ultimi 100 milioni di anni. Sulla base di questi calcoli, i ricercatori prevedono che attualmente nel Sistema Solare si muova più di un milione di oggetti macroscopici provenienti da Alpha Centauri. A differenza di ‘Oumuamua e Borisov, questi ipotetici intrusi sarebbero rimasti intrappolati dalla gravità del Sole, diventando residenti permanenti del nostro sistema.
La Nube di Oort: il rifugio degli intrusi interstellari
Ma dove si nascondono questi oggetti? La risposta potrebbe trovarsi nella Nube di Oort, un gigantesco serbatoio di comete e asteroidi situato ai confini del Sistema Solare. Questa regione remota, così distante da rendere quasi impossibile l’individuazione dei suoi abitanti, potrebbe essere il rifugio perfetto per gli oggetti interstellari intrappolati dalla gravità del Sole.
La Nube di Oort, un guscio sferico che avvolge il Sistema Solare a distanze incredibili, è considerata la culla delle comete a lungo periodo. Questi oggetti ghiacciati, provenienti dalle profondità dello spazio, impiegano secoli, se non millenni, per completare un’orbita attorno al Sole. Se gli oggetti interstellari provenienti da Alpha Centauri si sono effettivamente stabiliti nella Nube di Oort, la loro individuazione diventerebbe una sfida quasi insormontabile.
Micrometeoriti interstellari: una pioggia aliena sulla Terra
Lo studio non si è limitato agli oggetti di grandi dimensioni. I ricercatori hanno anche simulato il modo in cui le particelle più piccole viaggiano da Alpha Centauri al Sistema Solare. I risultati suggeriscono che qualsiasi particella superiore a 10 millesimi di millimetro (micrometri) potrebbe teoricamente compiere il viaggio tra i due sistemi. E ogni anno, circa dieci di queste particelle potrebbero bruciare come meteore nell’atmosfera terrestre, regalandoci uno spettacolo celeste di origine interstellare.
Immaginate: ogni volta che ammiriamo una stella cadente, potremmo in realtà essere testimoni della disintegrazione di un piccolo frammento proveniente da un altro sistema stellare. Un pensiero affascinante, che ci ricorda quanto siamo connessi all’universo che ci circonda.
Un nuovo sguardo sul nostro posto nell’universo
La scoperta di potenziali oggetti interstellari nascosti nel nostro Sistema Solare apre nuove prospettive sulla nostra comprensione dell’universo. Se confermata, questa ricerca potrebbe rivoluzionare la nostra visione del Sistema Solare, trasformandolo da un’isola isolata nello spazio a un crocevia cosmico, un luogo di incontro e scambio tra sistemi stellari diversi. La caccia a questi ‘intrusi’ interstellari potrebbe rivelare segreti sulla formazione dei sistemi planetari, sulla composizione degli oggetti interstellari e, forse, anche sulla possibilità di vita al di fuori della Terra.